Domani sabato 23 marzo oltre 300 aretini partiranno con vari pullman per la manifestazione del PDL di Roma. Manifestiamo convintamente per la libertà- dice il Coordinatore Comunale di Arezzo Francesco Conti – e perché questo paese riparta veramente. L’attuale dibattito politico vede sempre di più il PDL come unico ed efficace baluardo ad un dilagante qualunquismo giustizialista. Manifestiamo per tutti, nessuno escluso – continua Francesco Conti- lo facciamo quindi anche per il PD, che non lo può fare in quanto impegnato in una rincorsa smodata alla politica grillina.
Una corsa ad essere più grillini di Grillo, una gara per sembrare “onesti al quadrato” a tutti costi.
Una corsa che li ha cacciati in un binario giustizialista senza sfondo.
Si tratta di quel giustizialismo che ad Arezzo ha fatto fuori il Sindaco di Cortona, Andrea Vignini, dalla corsa a parlamentare, quel giustizialismo che ha azzoppato un Sindaco e inginocchiato un uomo.
La vicenda Vignini è una occasione troppo rilevante per non essere analizzata fino in fondo.
Ritengo pertanto lodevole l’iniziativa dei consiglieri comunali del PDL di Cortona di aver “provocatoriamente” chiesto scusa a Vignini. Gli esponenti del PD Aretino, giustizialisti ed iperlegalisti avevano il dovere, quantomeno morale, di chiedere scusa, subito, a Vignini, ma non lo hanno voluto fare.
La storia si ripete. -ricorda Il Coordinatore Comunale- dopo 20 anni da quella “ipocrita” vicenda di Tangentopoli.
Vorrebbero farci credere che nulla, sia cambiato, ecco infatti riapparire, i soliti giustizialisti, guarda caso sempre della stessa parte politica.
Loro decidono chi può e chi non può andare avanti, secondo spartizioni fatte a tavolino e convenienze politiche.
Ma poi, parafrasando Nenni, arriva sempre qualcuno più puro di te che ti epura e la vicenda di Antonio di Pietro o quella di vari esponenti del PD ne diventano l’emblema.
Per fortuna questa volta è diverso, questa volta il messaggio stenta a passare con la potenza che ebbe in quegli anni, oggi è chiaro che battaglie come la nostra, sono condivise da tutti, anche se non lo dichiarano apertamente e che il Popolo della Libertà rappresenta l’unico e vero baluardo per la difesa di ogni vera libertà individuale.
La giornata di domani sarà una di quelle giornate “importantissime” per la democrazia italiana a cui parteciperanno alcuni, ma lo faranno per garantire “tutti”.
Francesco Conti
UFFICIO STAMPA PDL
Coordinamento Comunale di Arezzo
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Proprio non si può definire "ipocrita" la vicenda di Tangentopoli perché un'intera classe politica venne spazzata via dagli scandali e dalle ruberie. In quegli anni gli Italiani perbene sognarono un'autentico cambiamento ed era il MSI, che raggiunse il 48% dei voti nei ballottaggi delle elezioni comunali, a Roma e Napoli a guidarlo. Ci voleva un mago per riportare al potere le seconde linee del PSI e della DC che avevano elevato la corruzione a sistema di potere. Forza Italia è nata per questo ed il "mago" è il Piduista Silvio Berlusconi....
Quali sono i diritti fondamentali per cui si batte il PDL? A parte l'intangibilità del loro padrone, ovvio. Il problema in Italia è che i delinquenti sono liberi, altro che storie! All'estero i politici si dimettono per una colf a nero o per una tesi di laurea copiata, da noi si grida al complotto politico in presenza di conclamate corruzioni di magistrati ed avvocati. E che cosa s'intende per giustizialismo? Se effettivamente ci fosse, non sarebbe stato possibile a lorsignori invadere il Tribunale di Milano, con un gesto di arroganza e protervia inaudite! Montesquieu si starà rivoltando nella tomba. E vedere una persona giovane come Conti parlare così di tangentopoli, occasione straordinaria di repulisti purtroppo vanificata da una vergognosa restaurazione gattopardesca, fa veramente male.