Di seguito è riportato un estratto dell’intervento del prof. Angelo Tanganelli, Consigliere – Capogruppo della lista Patto per Castiglioni, al Comitato di Inchiesta Pubblica, promosso dalla Provincia sul progetto di Powercrop sul Polo Energie Rinnovabili di Castiglion Fiorentino.
“Il mio intervento fa riferimento al documento approvato all’unanimità dalla Commissione per la Riconversione dell’ex zuccherificio, ma non ratificato dal Consiglio Comunale per timore di una spaccatura nel gruppo di governo”.
…
“Ritengo che i problemi debbano essere affrontati in tempi certi e ragionevoli… mentre quest’inchiesta viene convocata a distanza di otto anni dalla proposta di riconversione dell’Area Ex Zuccherificio.”
…
Le DOMANDE:
“Perché Powercrop ha proposto di costruire una centrale nel sito di Poggio Ciliegio, disinteressandosi dell’ ex area Sadam?”
“Perché il progetto di Poggio Ciliegio riduce il teleriscaldamento a “mera ipotesi”, da usare eventualmente solo per impianti domestici e non si preoccupa di creare un indotto con ulteriori ricadute occupazionali?”
“Dal progetto si evince la mancanza dei contratti con gli agricoltori per il rifornimento delle biomasse: cosa significa tutto ciò, superficialità o si pensa di bruciare altre tipologie di rifiuti speciali?”
“Perché il progetto Powercrop, di cui ci stiamo occupando, non tiene conto dell’inquinamento globale prodotto dalle industrie già attive nella nostra vallata?””Si chiede di sapere, non solo il rispetto dei limiti di emissione per metro cubo, bensì il quantitativo di metri cubi di inquinanti complessivamente rilasciati in atmosfera dalla centrale proposta.”
“Chiediamo maggior chiarezza sulla ricaduta occupazionale del progetto a biomasse.”
“Accetterebbe la Powercrop, che i lavori fossero seguiti da un commissario nominato direttamente dal Consiglio Comunale di Castiglion Fiorentino?”
“Ritenete che il risparmio del territorio richiamato dal recente Decreto del Fare, sia conciliabile con la scelta di usare un terreno agricolo vergine per la centrale a biomasse, disponendo già dell’area ex zuccherificio? (Peraltro queste indicazioni sono già presenti nelle linee guida nazionali del 2010 e nel Decreto Legislativo 387/2003)”
“Qualora venisse costruita la Centrale a Poggio Ciliegio, come intendete utilizzare i terreni dell’ ex zuccherificio?”
…
“Da quanto detto risulta chiara la nostra contrarietà all’attuale progetto Powercrop, a cominciare dall’ubicazione a Poggio Ciliegio. Ciò non preclude la possibilità di una trattativa, previo mandato degli organismi elettivi del Comune di Castiglion Fiorentino, nell’intento di elaborare un progetto rispettoso dell’ambiente e rispondente ai bisogni occupazionali della nostra comunità.”
…
“Concludo con una battuta: dire 51,5 Mwt o niente, vuol dire niente!”
Castiglion Fiorentino, 24 giugno ’13
Prof. Angelo Tanganelli
Lista
Patto per Castiglioni – Angelo Tanganelli Sindaco
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La illumino...consigliere comunale!!!!
ART.3.2.3.3
AREA DELL’EX ZUCCHERIFICIO
Tale ambito riguarda l’area produttiva dell’ex zuccherificio castiglionese recentemente dismessa. Trattasi di un area in parte occupata da opifici industriali, in parte da laghetti
pensili ed in parte da piazzali e/o aree libere. Il piano regolatore vigente la classifica come zona produttiva di tipo “D1” ed, in parte, come aree pertinenziali della stessa
(laghetti).
In tale ambito, in coerenza con quanto stabilito all’art.18 del P.I.T. recentemente adottato, sono da privilegiare interventi di trasformazione e ridestinazione funzionale con funzioni idonee ad assicurare la durevole permanenza territoriale di attività
produttive ovvero, in alternativa, attività inerenti la ricerca, la formazione e la innovazione tecnologica. Sono da escludere, dagli interventi precedentemente elencati,
la realizzazione di impianti destinati alla produzione di energia elettrica e/o calore attraverso l’utilizzo di biomasse o simili.
Gli interventi di cui sopra, da subordinare comunque a preventivo piano attuativo, non potranno comportare incrementazioni delle volumetrie esistenti e dovranno, in ogni
caso, essere localizzati all’interno degli ambiti classificati come sottozona “D1” nel
vigente P.R.G.
Interventi che prevedano:
- incrementi degli attuali volumi e superfici;
- ampliamenti della sottozona “D1” come classificata nel vigente strumento
urbanistico;
- modificazioni, anche parziali, delle funzioni e delle destinazioni d’uso sopra
indicate;
sono subordinati ad accordo di pianificazione con contestuale variante al Piano
Strutturale da approvarsi con preventiva intesa con la Provincia e la Regione secondo
le procedure di cui agli artt. 21, 22 e 23 della L.R. 1/2005.
Le volumetrie da recuperare sono da considerarsi in aggiunta al dimensionamento di
cui all’art.3.3.1.
Tutti gli interventi da realizzarsi all’interno di tale ambito dovranno tener conto degli
indirizzi, direttive e prescrizioni contenuti nel PTC relativamente alla “Carta natura
n.31” e nell’art.3..6.3.2 delle presenti N.T.A.
20 07 2007