{rokbox title=| :: |}images/comitato9.jpg{/rokbox}Si è svolta giovedi 17 giugno u.s. nella Sala Civica di Camucia la riunione del Comitato Tutela di Cortona.
La riunione è stata convocata a seguito del parere, favorevole e unanime, espresso dalla Conferenza dei Servizi della Provincia di Arezzo, per l’autorizzazione dell’ impianto a Olio di Palma di Cortona. Curioso il fatto che, pur definendo l’ impianto come unico da 1.536 Mw per gli inequivocabili aspetti di interconnessione, verranno concesse sei diverse autorizzazioni, con un’ interpretazione quantomeno fantasiosa della normativa vigente in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili,e di accesso agli incentivi che vengono ad essa collegati.
La Centrale sarà alimentata a Olio di Palma. Da anni leggiamo dichiarazioni roboanti contro la non eticità del ricorso a biomasse provenienti da così lontano, tanto che il consiglio regionale nel 2008 approvò una moratoria all’uso dell’olio di palma per scopi energetici in attesa del Piano Energetico Regionale (P.E.R).
Quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti, la montagna (regione Toscana) ha partorito un topolino (P.I.E.R.) ovvero un piano di indirizzo non cogente che, in definitiva, smentisce le buone intenzioni e consente praticamente l’uso di olio di palma sempre , sia nelle piccole( Cortona) che nelle grandi (Livorno) centrali.
Invitiamo a leggere le dichiarazioni del 2008 andando nel sito della Regione Toscana , sezione ambiente e territorio, energia, P.I.E.R. per capire quanta distanza ci sia tra il dare in teoria “buoni consigli” e nella pratica “cattivi esempi”.
La nuova serie di riunioni della Conferenza dei Servizi non ha neppure riesaminato questo aspetto della vicenda e, a quanto è dato sapere al momento, l’unico scopo della riapertura della C dei S. è stato non smentire il percorso dello scorso anno quando, in una Italia chiusa per ferie, la giunta provinciale si riunì il 18 agosto, per deliberare le sei autorizzazioni.
Circa il tanto sbandierato abbassamento del limite degli inquinanti, è al momento puramente teorico , e solo dopo la pubblicazione della delibera saremo in grado di esprimere un giudizio; non possiamo che essere scettici sulla effettiva valutazione dell’impatto ambientale e sulla affermazione che queste centrali non creeranno alcun nocumento alla salute . Rammentiamo che, solo pochi mesi fa, le stesse rassicurazione ci venivano date con valori delle emissioni in atmosfera dieci volte superiori.
L’assemblea del Comitato ha rinnovato la determinazione di proseguire il percorso verso la presentazione del disegno di legge regionale ad iniziativa popolare, il cui testo definitivo è in fase di completamento.Ha confermato inoltre la volontà di ostacolare con tutti i mezzi possibili la diffusione di progetti simili a quello di Cortona , che potrebbero rappresentare per la Valdichiana , e non solo, un de profundis per l’economia legata alla produzione agricola di qualità, al turismo culturale- ambientale, al valore degli immobili, alla qualità della vita.
Cortona rischia di diventare una meta da turismo mordi e fuggi, con ricadute economiche drammatiche per il territorio; tutto questo per colpa di “ bizzarre” interpretazioni delle politiche per lo sviluppo legato ad energie rinnovabili incompatibili con le caratteristiche del territorio. Avallare la realizzazione di impianti ,senza effettuare una seria valutazione dei pro e dei contro, rischia di non solo di vanificare lo sforzo per ridurre l’inquinamento globale, ma anche di sperperare le scarse risorse nazionali e quelle ancora più scarse risorse locali. Non dimentichiamo che la vera green economy ha creati in Italia 350.000 posti di lavoro, in un periodo in cui, in altri settori, se ne sono persi 3.500.000