Riflessioni sulla delibera di approvazione delle centrali a oli vegetali tropicali a Cortona.
In questi giorni verranno sottoposte alla approvazione Sua e della Giunta Provinciale le autorizzazioni all’apertura delle centrali a olio di palma nel territorio cortonese e, prima che un giudizio affrettato possa portare a decisioni sbagliate , ci permettiamo di fare alcune considerazioni.
Già lo scorso 18 agosto 2009 avete preso una decisione analoga, cui seguirono nei mesi successivi dichiarazioni di assoluta rispondenza “alla normativa e alle procedure” vigenti. E’ bastata una semplice osservazione dei documenti per scoprire che ciò non era vero e rimettere tutto in discussione riconvocando una nuova Conferenza dei Servizi che, per la seconda volta, ha espresso parere favorevole. Però, questa volta, con prescrizioni molto più cogenti.
Deve comunque permettere alcune considerazioni:
– Perché l’abbassamento dei parametri degli inquinanti ora è considerato indispensabile e lo scorso anno non lo era?
– Perché ancora non è dato di capire se ci troviamo di fronte ad un impianto unico da 1,536 MW oppure a sei impianti da 0,256 MW ? Perché si parla di un impianto con sei distinte autorizzazioni?
– Perché la Conferenza dei Servizi non ha indicato chi e con quali parametri verrà valutato il nuovo progetto di abbattimento degli inquinanti ?
– Come mai il comportamento di alcuni membri della conferenza dei servizi si è dimostrato quantomeno irrituale, visti gli aggiustamenti apportati dalle ditte proponenti in corso d’ opera e non richiesti dalla conferenza nella sua collegialità ?
Altri punti ci sono apparsi incongruenti ed irrispettosi delle procedure, ma non vogliamo dilungarci.
Vorremmo invece evitarVi ulteriori brutte figure nel caso vogliate ancora una volta salutare la nuova approvazione con trionfalistici proclami di “ assoluto rispetto delle procedure”.
Vorremmo inoltre spendere due parole sul senso etico della intera operazione.
– Perché, nonostante i proclami, individuali e collettivi, della Regione Toscana sulla non eticità dell’uso della filiera lunga per l’alimentazione di impianti a biomasse , di fatto si finisce con il consentirlo, anche quando è dimostrato che genera solo energia “grigia”? Perché si autorizzano impianti che, senza cogenerazione o trigenerazione, sprecano i tre quarti della energia prodotta per rivendere il residuo quarto alla rete nazionale, ad un prezzo superiore a quello di mercato?
– E’ forse etico deforestare le foreste pluviali , i polmoni della Terra, per fare spazio a piantagioni che dopo un breve ciclo produttivo devono essere spostate perché praticamente hanno sterilizzato il terreno?
– E’ forse etica questa nuova forma di silente colonialismo delle multinazionali, che prima hanno spolpato e inquinato quei Paesi nel loro ventre, con pozzi di petrolio e/o miniere ed ora ne sterilizzano la superficie, sottraendola tra l’altro all’agricoltura di sostentamento di quei Popoli?
– Cosa ne sarà di quei Popoli e delle nostre centrali quando , inevitabilmente, gli incentivi a queste operazioni verranno a mancare?
– Pensate veramente che una Green Economy così concepita possa recare vantaggi al Pianeta, al protocollo di Kyoto, all’Italia, alla Toscana, a Cortona?
– Non è forse questo il percorso etico che aveva portato alla redazione del Piano di Indirizzo Energetico Regionale?
– Pensate veramente che questo tipo di operazione, che non crea nuovi posti di lavoro( ma che sicuramente ne farà perdere molti nel comune di Cortona , dove, grazie anche alla passata politica della Regione, tanto si è investito nel settore agrituristico e in prodotti agricoli di qualità), che costa alla collettività e nulla restituisce, possa essere una alternativa alla crisi?
– L’olio tropicale è forse da preferire al sole e al vento perché questi sono gratuiti?
– Ma non era la politica che doveva essere maestra di etica?
E non accetteremo mai la tanto utilizzata scusa che”purtroppo il governo centrale consente e incentiva simili operazioni” perché , là dove si è voluto una regolamentazione, là c’è stata (e ci riferiamo al fotovoltaico nel comune di Cortona).
Noi, che non siamo un comitato CONTRO, stiamo cercando di dare forza al P.I.E.R., proponendo la nostra Legge di iniziativa popolare sulla regolamentazione dell’uso delle biomasse. Noi siamo attivi e propositivi e non ci rassegniamo , come purtroppo fanno molti dei nostri amministratori, che, trincerandosi dietro uno squallido “ ci sono le leggi … non possiamo fare niente” vengono meno ai doveri assunti nel momento dell’accettazione dei loro incarichi.
Ci è gradita l’occasione per augurare a Lei e alla Sua Giunta un buon lavoro.