Sappiamo che è in aumento il numero delle persone e della famiglie castiglionesi che vivono in ristrettezze, in povertà e in solitudine; sappiamo di giovani, di donne e di adulti senza lavoro o con lavoro precario, di anziani debilitati, invalidi, spesso soli e a rischio di abbandono e/o di emarginazione. Sappiamo che aumenta a vista d’occhio la domanda di aiuto sociale alle Istituzioni, alla Caritas e alle Associazioni del Volontariato.
Sappiamo che le risorse finanziarie a disposizione sono scarse per la crisi economica del Paese e per il dissesto provocato nelle finanze del nostro Comune, ma proprio in periodo di ristrettezze noi consideriamo giusto e necessario scegliere, stabilire le priorità e dare la preminenza a cittadini e famiglie che stanno male, a chi ha bisogno di aiuto, ai “fragili” e agli ultimi, con equità e con la solidarietà di tutti.
Nei momenti di difficoltà deve essere attivato un progetto non solo “per” le famiglie, ma “con” la famiglia, intesa non come terminale di politiche sociali, bensì come protagonista della Comunità e delle sue reti di relazioni, il fulcro che promuove il “bene comune”, fatto di diritti ma anche di doveri, il tutto in chiave sussidiaria e non puramente assistenziale.
La socialità sarà la bussola della nostra politica amministrativa. Lavoro e famiglia il nostro Nord. Il Comune deve dare l’esempio.
Sappiamo che la comunità castiglionese, come ogni altra comunità, ha importanti e preziose risorse per la socialità, ecco, quindi, la necessità di coinvolgere i cittadini, in varie forme, tra cui le Consulte delle Famiglie, la Consulte dei giovani, le Consulte degli anziani, le Pari Opportunità, le Banche del tempo, il Servizio civile dei gioverai e degli anziani per progetti condivisi di socialità e di civismo.
Ecco cosa faremo.
Il lavoro, prima di tutto.
Perché il LAVORO è il pilastro della società, grazie al quale i cittadini possono sviluppare e far crescere il loro progetto di vita, definire nel tempo le proprie aspettative ed i propri bisogni.
Vogliamo creare opportunità di lavoro, sostenere l’apprendistato, mettere a disposizione borse di lavoro, combattere il lavoro nero, sviluppare i servizi sociali, anche come occasione di lavoro giovanile e femminile, sostenere la cooperazione per l’inserimento lavorativo, applicando le disposizioni nazionali e regionali e attingendo al Fondo sociale europeo.
Vogliamo dedicare la massima attenzione ai problemi dell’infanzia, dalla nascita alle prime e fondamentali esperienze di educazione, sempre in un rapporto di collaborazione con le famiglie, con asili nido a diversa valenza oraria e a diretta partecipazione dei genitori.
Vogliamo collaborare con la Scuola, con le Associazioni giovanili e con il Distretto sociosanitario per progetti di formazione, di allargamento di orizzonti culturali, di educazione alla salute e per esperienze di vita associata.
Vogliamo aiutare le persone “fragili” per malattia e/o per censo a vivere nel proprio ambiente con una coerente politica per la domiciliarità, fatta di aiuti economici regolati, di assistenza professionale, di interventi per la mobilità e per il superamento delle barriere architettoniche, di incremento dello scambio amicale.
Vogliamo aiutare le famiglie che assumono ” le badanti”, intervenendo sugli oneri assistenziali e garantendo l’aggiornamento professionale nell’ambito dei Servizi di Assistenza Domiciliare del Comune e del Distretto sociosanitario.
Quando la famiglia non c’è o non è in condizione di far fronte ai suoi problemi assistenziali, vogliamo assicurare, comunque, la familiarità, la prossimità e la vicinanza alle persone “fragili”( siano esse minori, adulti e anziani, uomini e donne) con la realizzazione di Centri diurni decentrati nelle frazioni, di Case famiglia, di “Dopo di noi”, di Alloggi assistiti, per dare senso e qualità al vivere delle persone, evitando di allontanarle dal proprio ambiente sociale.
Nessuno deve essere e sentirsi solo.
Vogliamo assicurare la sicurezza delle persone e delle famiglie con la politica dell’accoglienza e dello scambio di culture tra le diverse etnie, con la promozione dei diritti e, insieme, con l’esigibilità dei doveri e con il rispetto della legalità, creando più vita sociale, più partecipazione e autogoverno nel Centro storico e nelle frazioni.
Vogliamo destinare le risorse finanziarie proprie del Comune e di quelle che potranno venire dallo Stato, dalla Regione e dalla Unione europea per migliorare la vita sociale dei cittadini ispirata ai principi dell’uguaglianza, dell’equità e della solidarietà.
14 aprile 2012
UFFICIO STAMPA – LISTA CITTADINI UNITI PER IL BENE COMUNE FILIPPI SINDACO