La Lista Cittadini Uniti per il Bene Comune esprime un secco no alla realizzazione a Castiglion Fiorentino di una Centrale a Biomasse. Per essere ancora più chiari diciamo al Sindaco Bittoni che rifiutiamo la realizzazione di una centrale a combustione e la costruzione di un borgo residenziale nell’area dell’ ex Sadam. Il nostro impegno politico, fuori e dentro le sedi Istituzionali, ha queste priorità: salvaguardia del territorio da insediamenti insalubri e sviluppo sostenibile.
A tale scopo porremo particolare attenzione anche alla bonifica dell’area dell’ex-zuccherificio, bonifica per la quale la Comunità Europea ha già stanziato buona parte dei finanziamenti, ma che a tutt’oggi, a dispetto di quel territorio, non è stata completata.
Invitiamo pertanto il Sindaco Bittoni, la sua maggioranza e le forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale a deliberare nella prossima seduta di Consiglio l’impegno con il quale provvedere al ritiro della/e firma/e – in qualsivoglia accordo/atto/intesa apposta/e dall’Amm.ne di Castiglion F.no – che abbia/no acconsentito alla riconversione dell’ex zuccherificio in centrale a combustione di biomasse.
A sostegno delle nostre posizioni, come già fatto in campagna elettorale, avvieremo una serie d’incontri nei circoli e organizzeremo iniziative al Teatro Comunale parleremo con i cittadini, le forze politiche, le diverse organizzazioni del mondo agricolo, delle imprese e del credito di proposte alternative e di sviluppo sostenibile per l’intera Valdichiana.Queste le nostre aree di innovazione:
a) Irrigazione della Valdichiana. La pianura più importante della Toscana finalmente potrà contare sull’arrivo dell’acqua dalla diga di Montedoglio per usi irrigui. E’ un’opportunità straordinaria da cogliere per modernizzare e differenziare le produzioni, per stabilire nuovi rapporti di collaborazione tra Istituzioni e imprese agricole, per potenziare il potere contrattuale dei produttori per garantire un accesso coordinato e programmato al mercato. Occorrerà però che ciò avvenga evitando il proliferare di colture idrovore e privilegiando il consumo umano.
b) Associazionismo dei produttori. Un’agricoltura moderna, in grado di contenere i costi di produzione e di stare nel mercato con un adeguato potere contrattuale, ha bisogno di forme consortili per settori produttivi e per funzioni commerciali. Queste nuove forme di organizzazione possono nascere da una collaborazione tra i produttori e le Istituzioni che dovranno svolgere un’azione promozionale, di studio e di sostegno alla iniziative delle imprese pubbliche e private.
c) Filiera agro-alimentare. Per dare sostenibilità economica ai produttori agricoli e alle imprese è necessario che il produttore sia in grado di dare continuità alla sua attività con la conservazione, con la trasformazione e con la commercializzazione di prodotti agricoli in modo da realizzare il giusto guadagno in tutti i passaggi della filiera. E’ fondamentale dare risalto alla tipicità dei prodotti del territorio, quali vino, olio, ortaggi, frutta, formaggi, carni, anche nella prospettiva di realizzare un’ampia e stabile struttura nella quale vendere i prodotti menzionati. La realizzazione di una industria alimentare in Valdichiana e di strutture per la commercializzazione dei prodotti può avvalersi di un marchio Dop “Valdichiana” che renda esclusivi, apprezzabili e competitivi i nostri prodotti di qualità, così da inserirli nei mercati nazionali e internazionali.
d) Energie alternative. Lo sviluppo di ” piccole reti energetiche”, con tipologie differenziate, funzionali ai centri urbani (smart city) e alle imprese agricole e industriali, costituisce l’infrastruttura più appropriata ad un’economia diffusa e rinnovata della Valdichiana sia nel rispetto dell’ambiente che nel vantaggio delle comunità, delle stesse imprese agricole e industriali.
e) Agriturismo, cultura e turismo. Il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente storico e naturale rende possibile lo sviluppo qualitativo dell’agriturismo in Valdichiana che può avvalersi di un patrimonio artistico incomparabile, presente nei borghi e nella cittadine collocate sulle colline circostanti la Vallata, per attivare offerte e programmi culturali e folkloristici, concordati e coordinati con gli Enti locali, inserendo l’agriturismo nei circuiti del turismo nazionale e internazionale.
f) Ricerca. Un progetto di sviluppo sostenibile ha bisogno anche di Centri di studio, di ricerca e di formazione per innovare ed elevare la qualità professionale degli operatori economici, imprenditori e lavoratori. In questo senso, con il concorso della Regione Toscana e degli Enti locali aretini intendiamo aderire al progetto di costituzione di Centri mirati con il contributo dell’Università di Siena e delle Istituzioni formative esistenti nella Vallata (tra cui, l’Istituto Superiore “A. Vegni” delle Capezzine).
g) Unione dei Comuni. E’ opportuno partire dalla considerazione che ogni Comune della Valdichiana ha esigenze di sviluppo, di occupazione e di tutela del territorio, ma nessun Comune, da solo, e nessuna impresa, da sola, sono in grado di raggiungere questo fondamentale obiettivo.