Lettera aperta al segretario provinciale PD Marco Meacci
Caro Segretario,
i cittadini castiglionesi si sentono OFFESI per i comportamenti tenuti da alcuni suoi iscritti al partito, in particolare da parte dell’ex sindaco Paolo Brandi e dell’attuale sindaco Enrico Cesarini, che, imperterriti, volutamente ignorano le gravi irregolarità amministrative rilevate dagli ispettori delle Finanze. Mostrandosi per giunta incuranti del dissesto finanziario ( occultato fino a dopo le elezioni) e delle gravi conseguenze che, per il loro operato, ricadranno sull’intera popolazione, sui dipendenti comunali e sul Paese, che dicono di amare tanto.
E’ una vergogna che Brandi sia stato premiato con la nomina a presidente dell’ESTRA, dopo la voragine di bilancio lasciata in eredità. Come se l’incapacità amministrativa dimostrata fosse un merito per assumere maggiori responsabilità!
E’ una vergogna che a Cesarini sia consentito giustificarsi dicendo di non sapere nulla in merito a quanto accaduto, come se, nella medesima legislatura di Brandi, non fosse stato Assessore alle Finanze con lo specifico compito istituzionale di vigilare sul bilancio stesso.A fianco di tali responsabilità personali, caro segretario, vanno collocate le responsabilità del Suo partito, che ha consentito una gestione verticistica dell’ente locale. Ed ora, condivide il “nobile” tentativo di scaricare il tutto sui dipendenti comunali, che hanno eseguito semplicemente degli ordini? Cioè è d’accordo, con il sindaco Cesarini, a “pararsi” dietro ad una presunta responsabilità degli impiegati ai quali prima si dà l’ordine di fare e poi gli si contesta l’operato!?!
E’ una vergogna che sindaco ed ex sindaco indichino il motivo del debito comunale nella “soddisfazione” che hanno voluto dare all’intera popolazione offrendo loro “un Paese civile, moderno e rinnovato”. Basta confrontarsi con realtà comunali a noi prossime, soggette alle medesime restrizioni finanziarie governative, per capire come da noi non ci sia niente di meglio e niente di più. Ed anche il ricorrere alla demagogica scusa di tali restrizioni per giustificare il non pagamento ai creditori (per le varie forniture e per i servizi prestati al Comune) è un pretesto “infantile”.
Avere il primato di appartenere ai primi tre Comuni Italiani, come il Sole 24 ore ha evidenziato, per le gravi illegittimità riconosciute dai Funzionari Ministeriali, non ci fa certamente onore. E se, per essere entrati nell’elenco dei Comuni dissestati, perderemo quei finanziamenti statali, pur ridotti per la crisi generale in atto, non è certo colpa di Tremonti.
Caro Segretario, i due suoi esponenti sono stati bravi a spendere più delle entrate? Sì o no?
Data la Sua vicinanza, non solo politica, con l’ex sindaco Brandi ed il clamore che la realtà amministrativa di Castiglioni ha suscitato, c’è da augurarsi che Lei approfondisca molto bene la situazione, per fare “chiarezza” con la individuazione delle responsabilità. Non vorrà poi tacere in merito, e per dimostrare coerenza occorrerà un forte segnale di “DISCONTINUITA'” prendendo seri provvedimenti.
E’ facile allestire un banchino con pane e acqua nelle piazze aretine, come Lei ha fatto in segno di protesta per una politica nazionale, a suo dire, “a scapito dei più deboli”. Perché dunque, di fronte al gravissimo disastro finanziario che tanto peserà sui Castiglionesi, non viene anche qua, ad allestire alla Porta Fiorentina un secondo banchino per protestare in “difesa del più deboli dei più deboli” contro l’operato del suo Brandi e Cesarini?
Chieda e pretenda le dimissioni dei responsabili di tutto, Brandi e Cesarini, per il bene dei Castiglionesi e per concludere con minor disonore una penosa vicenda.
Altrimenti a noi Castiglionesi resta solo l’assessore Lucini che, ogni volta che siamo alla frutta, esce speranzosa nei giornali dicendo:”Ci sono buone possibilità per trovare la quadra”. E verrebbe quasi da dirle “grazie di esistere”!
LISTA CITTADINI IN COMUNE