La lista Civica CITTADINI IN COMUNE ha inviato la seguente lettera a tutte le istituzioni coinvolte nella riconversione dell’ex zuccherificio Sadam.
Oggetto: Situazione lavorativa nel Comune di Castiglion Fiorentino (Ar).
S.V. Ill.me,
Come Lista Civica “Cittadini in Comune”, raccogliendo le istanze della cittadinanza, siamo cortesemente a prospettarVi quanto segue:
esprimiamo preoccupazione in merito alla situazione occupazionale relativa ai circa
35 cassaintegrati Sadam, anche se dobbiamo pur riconoscere che indicativamente una
decina di essi sono in procinto di pensionamento e che tutti, dall’anno 2007, stanno
usufruendo degli ammortizzatori sociali;
allo stesso tempo invitiamo a porre attenzione, vista la preoccupazione diffusa, anche
ai circa 60 lavoratori e lavoratrici, dipendenti di cooperative al servizio del Comune e
perdenti posto, perché licenziati a causa del dissesto economico-finanziario del
Comune stesso, e quindi della “finanza creativa” operata dai precedenti
amministratori, tra l’altro questi lavoratori non usufruiscono neppure della cassa
integrazione. A completamento di ciò la cittadinanza, già chiamata a sacrifici ed
aumenti di tariffe, non conosce ancora l’ammontare esatto del buco di bilancio (circa
8,5 milioni di euro non definitivi) e non conosce neppure di chi sono le responsabilità:
i cittadini aspettano risposte esaustive dalle istituzioni;
sottolineiamo che molti altri hanno perso il posto di lavoro nelle aziende
manifatturiere locali senza che la politica spendesse una parola, a differenza di quanto
accaduto per i cassaintegrati dell’ex zuccherificio Sadam;
inoltre evidenziamo che la preoccupazione più grande della cittadinanza è data dal
fatto che la situazione suddetta diventi il “Cavallo di Troia”, e cioè la scusa, per
autorizzare la Centrale a Biomasse della Maccaferri. La realizzazione di questa
Centrale porterà, al di là dei danni ambientali e paesaggistici, già questi di non poco
conto, anche la perdita di molti posti di lavoro nei settori dell’agricoltura di qualità,
dell’agricoltura biologica e negli agriturismi; tutto questo sarà sicuramente sentito in
maggior misura nelle zone limitrofe alla Centrale. Basta pensare alla zona di Poggio
Ciliegio, ultima indicata per la realizzazione della Centrale, per segnalare le 80
persone (che hanno già firmato un documento di protesta) che potrebbero essere
coinvolte nella perdita del posto senza cassa integrazione; ma dobbiamo ricordare che
la centrale inciderebbe su tutto il comprensorio e la perdita dei posti di lavoro sarebbe
ben più di 80.
Da questa rapida disamina appare chiaro che la realizzazione della “Centrale a Biomasse”
non è assolutamente la soluzione al problema occupazionale di Castiglion Fiorentino,
indipendentemente dall’ubicazione, ma anzi avrebbe una ricaduta negativa non solo nel 2
nostro Comune, ma anche nei comuni limitrofi. Si tenga presente sia la vocazione turistica
(agrituristica) che il grande numero di attività agricole di qualità della nostra zona: Arezzo,
Cortona, Marciano, Foiano, Monte San Savino.
Ormai da molto tempo chiediamo progetti alternativi, una riconversione compatibile
con la vocazione agro-turistica della Valdichiana e non, ancora una volta, la tipica soluzione
tutta italiana della solita cattedrale nel deserto. In questo momento di crisi profonda e di
sacrifici bisogna realmente cambiare il passo, rompere con le vecchie abitudini, con la
demagogia e il “politichese”, è finito il tempo delle parole e, questo, occorre dimostrarlo ai
cittadini in maniera reale.
L’economia mondiale ci ha già presentato il conto anche per tutti gli investimenti
improduttivi o addirittura sbagliati che l’Italia ha fatto.
Con reverenza, siano graditi Distinti Saluti,
CITTADINI IN COMUNE
(Lista Civica)