{rokbox title=| Paolo Giglioni :: Segretario Comunale PD Chiusi |}images/giglioni1.jpg{/rokbox}I chiusini, interpellati attraverso un questionario, hanno dimostrato di apprezzare gli interventi fatti nelle frazioni e per l’ambiente, i servizi prestati per il sociale dalla passata amministrazione comunale. E per l’immediato futuro ritengono delle priorità il rilancio del turismo, dell’occupazione e il sostegno alle imprese, senza una particolare prevalenza di ognuno di questi temi. Si crede molto anche nello sviluppo di Chiusi come centro logistico (con interventi su stazione e strade), oltre a una maggiore integrazione con il resto della Val di Chiana.
Ma al di là delle indicazioni, occorrono idee da mettere in campo per far fronte ad uno scenario internazionale mutato: crisi economica, minori risorse pubbliche, perdita di fiducia nel futuro.
Il difficile scenario ha condizionato i circa ottocento cittadini, interpellati direttamente o che hanno restituito i questionari, nel restituire queste informazioni al Pd di Chiusi. Ed è stata una campagna di ascolto in grande stile per una cittadina di 9mila abitanti, che ha fornito informazioni interessanti, presentate dal segretario dell’Unione comunale Paolo Giglioni in una sala convegni del teatro Mascagni particolarmente gremita. “Conta questa grande partecipazione – ha sottolineato Giglioni – che per noi è uno stimolo per proseguire nel nostro lavoro. Ma certo, non si tratta di un sondaggio”. Con la videoproiezione sono state analizzate le risposte date a sei domande relative ai temi “caldi” in vista delle prossime elezioni amministrative, sulla base di 650 questionari compilati (circa il 15% della forza elettorale del Pd a Chiusi). I dati raccolti, nonostante l’assenza di un valore statistico, meritano comunque attenzione. Scontata la percezione di un peggioramento della situazione economica legata alla crisi. Ma non mancano gli aspetti positivi, ad esempio sul sociale: appena il 2% ritiene un problema la presenza di extracomunitari, che pure supera abbondantemente il 10% della popolazione. Da notare che, nella fascia “under 30”, si ritiene importante rilanciare gli eventi culturali e le iniziative per i giovani, e si apprezza l’accresciuta disponibilità di verde e spazi pubblici. Tuttavia emerge chiaramente preoccupazione per il futuro: interessa di gran lunga una giunta che risolva i problemi, piuttosto che il tipo di coalizione. La rottura degli schemi del passato, di fronte ad un mondo cambiato repentinamente, è un altro segnale: così va letta la richiesta “discontinuità” rispetto alle passate amministrazioni, non certo come un giudizio negativo su una giunta e un sindaco, che quattro anni fa furono confermati con il 78% di consensi. Si chiede solo di snellire – leggi permettendo – la burocrazia, ma di continuare negli interventi su cultura, lavori pubblici, economia. Incassato con soddisfazione questo primo esempio di partecipazione democratica, con un dibattito allargato ad altri soggetti politici e persino agli animatori di un blog, il Pd chiusino ora deve affrontare una stagione impegnativa, in vista delle prossime elezioni amministrative, cominciando dalle primarie
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