{rokbox title=| Chiesa di S.S. Annunziata della Torre di Vitiano :: foto: Arezzo Notizie|}images/chiesavitiano.jpg{/rokbox}In merito al crollo di una parte della parete della Chiesa della S.S. Annunziata della Torre di Vitiano (vedi foto, da arezzonotizie.it, n.d.r.), l’Ente Serristori intende precisare di avere già incaricato un professionista per stilare un computo dei lavori necessari a ripristinare il danno. A comunicarlo, è il Presidente dell’Ente Luigi Bittoni, in una lettera indirizzata al Sindaco di Castiglion Fiorentino e a tutto il Consiglio Comunale.
“Ringrazio il Consigliere Barboni per la sensibilità dimostrata sulla vicenda sia attraverso un’interrogazione scritta che con interventi nei giornali locali, a dimostrazione del suo interesse per i beni culturali che va ben al di là dei confini castiglionesi – commenta il Sindaco Brandi – mi corre però l’obbligo di precisare che come Amministrazione Comunale ci eravamo già mossi per verificare quanto accaduto. Infatti venerdì scorso 7 gennaio, ho personalmente effettuato un sopralluogo a Vitiano assieme al Presidente dell’Ente Serristori e alla Delegata del FAI per Arezzo, la quale era stata anch’essa sensibilizzata da alcuni cittadini su quanto avvenuto. Non abbiamo dunque perso tempo ed abbiamo chiesto al Presidente di intervenire rapidamente e senza indugio. L’impegno da parte del dott. Bittoni è stato immediato: nella lettera a me inviata e che presenterò al Consiglio Comunale, si illustra con dovizia di particolari che il crollo della fascia laterale della Chiesa sia dovuto a fatti del tutto imprevedibili, che non hanno nulla a che vedere con l’incuria. Del resto, tutti gli immobili di proprietà del Serristori vengono sottoposti ad un controllo periodico. In particolare, esiste una convenzione con un tecnico incaricato di verificare lo stato dei fabbricati e di disporne gli eventuali lavori, necessari alla loro ordinaria manutenzione. C’è anche da precisare che proprio la Chiesa della S.S. Annunziata è stata sottoposta ad un’accurata verifica nel luglio scorso, quando non era stato rilevato alcun segnale che facesse presumere quanto poi è effettivamente avvenuto. Credo che questi fatti bastino a cancellare qualunque illazione sulla gestione del patrimonio dell’Ente, frutto probabilmente di fantasie malate che trovano facile terreno di coltura in quelle che una volta si definivano chiacchiere da bar”.
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