Non c’è alcuna ipotesi o decisione già presa per escludere i treni regionali dalla linea Direttissima per Roma. “Vorrei rassicurare gli utenti della linea Chiusi-Firenze e con loro il sindaco di Chiusi – dice l’assessore ai trasporti della Toscana,Vincenzo Ceccarelli – Sarebbe stato sufficiente essere stati presenti alla riunione di Arezzo per saperlo”. “Questa soluzione semplicemente non è nei programmi e nelle intenzioni della Regione – aggiunge -, per la quale i pendolari sono tutti di serie A”.
Ceccarelli risponde così alle preoccupazioni di cui nei giorni scorsi sulle cronache locali si era fatto interprete il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli. “La Toscana è la Regione che ha fatto per prima in Italia la battaglia per far si che non ci siano più viaggiatori di serie A e di serie B – si sofferma l’assessore – e credo che su questo punto io e il presidente Rossi siamo davvero al di sopra di ogni sospetto. Quello che da mesi stiamo chiedendo a Rfi e Trenitalia è di risolvere i conflitti che oggi finiscono non di rado per penalizzare i treni regionali rispetto ai treni ad Alta velocità”.
Qualche numero aiuta a capire. Lungo la linea Chiusi-Firenze corrono oggi ogni giorno 180 treni alta velocità, 97 regionali, 19 intercity e 10 treni regolati dal contratto dell’Umbria. Tra le proposte sul tappeto c’è anche quella che prevede la separazione dei flussi dei treni veloci da quelli regionali.
“Abbiamo avviato già da tempo al riguardo un percorso di confronto con istituzioni locali e pendolari – ricorda l’assessore – e i gestori del servizio hanno anche proposto di dare il via ad una sperimentazione. L’obiettivo è semplice: verificare se il trasferimento nella cosiddetta ‘linea lenta’ sia davvero poi così lenta. “O invece – dice Ceccarelli -, se a fronte di una percorrenza più lunga di circa cinque minuti, non ci si guadagni in regolarità, con la certezza di arrivare a destinazione nell’orario programmato”. Oggi infatti capita spesso che i treni regionali si debbano fermare per dare la precedenza ai convogli dell’alta velocità. “Di questo abbiamo parlato ad Arezzo e negli altri incontri programmati in precedenza – conclude l’assessore – e ogni volta abbiamo chiarito, al di là di ogni ragionevole dubbio, che non esiste alcuna prospettiva di sfratto per i treni pendolari dalla Direttissima”.
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