L’Amministrazione Comunale di Arezzo, sostenuta in Consiglio dal gruppo della Lega Nord, di cui faccio parte, dopo aver denunciato che la Regione Toscana è morosa nei confronti dello stesso Comune di circa 700 mila euro per le annualità 2013-2014, ha stabilito nuove priorità per la concessione dei contributi pubblici.
Questi i punti fermi indicati dall’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Tanti (Forza Italia): “la residenza stabile da almeno cinque anni per accedere a qualsiasi tipo di sussidio; la residenza da almeno dieci anni per accedere al secondo intervento di sostegno; la dimostrazione che si è in cerca di occupazione al momento della richiesta di aiuto; un tetto massimo di quattro interventi di sostegno annui”. Mentre non saranno erogati sostegni agli extracomunitari disoccupati da più di due anni, ma, citando sempre l’Assessore, ad essi “sarà consigliata la possibilità di tornare a vivere nel Paese di origine, anche sostenendoli direttamente nelle procedure burocratiche per il rientro”.
La decisione dell’Amministrazione Comunale aretina ha meritato l’attenzione e il plauso del Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini che così ha commentato in un post su Facebook: “Il Sindaco di Arezzo, sostenuto dalla Lega, ha deciso di riservare i contributi pubblici solo a chi risiede in città da almeno cinque anni. Per la sinistra è razzismo. Per me è buon senso. Bravo!”
“Diritti sociali: prima i residenti!”. Questo non è stato semplicemente il mio slogan nell’ultima campagna elettorale, ma è una mia assoluta convinzione perché ritengo una scelta di buon senso realizzare un profondo cambiamento in tema di politiche sociali che, in questo periodo di crisi economica e di ristrettezze dei bilanci pubblici, veda assegnare una priorità a chi da più tempo risieda nel suo Comune. Per questo, oggi, come Consigliere Regionale, lancio un appello a tutti i Sindaci di buon senso della nostra Provincia a seguire l’esempio coraggioso e innovativo della Giunta Ghinelli.
Marco Casucci
Consigliere Regionale Lega Nord