Al nostro comunicato “Sulla Maialina troppe parole e pochi fatti”, sono seguite le polemiche di chi non ha ne colto il senso, anche di chi si è sentito messo in causa, senza di fatto esserlo, come ad es. il M5Stelle. Tutte le forze politiche hanno il diritto-dovere di ergersi a paladini delle battaglie che ritengano importanti. Lo facciamo puntualmente anche noi, come in questo caso.
Come si evince chiaramente dal precedente comunicato congiunto del Consigliere regionale Marco Casucci e della sezione cortonese della Lega, la critica è rivolta a chi oggi dimentica il proprio passato, essendo un fatto incontestabile che il Partito Comunista e i Partiti che ne sono succeduti, amministrando congiuntamente ed in continuità il Comune di Cortona fino alle ultime elezioni amministrative del 2014, non fu “così attento a tematiche come la salvaguardia del verde pubblico e la crescita armonica di Camucia quando sorsero i primi centri commerciali”.
Sono fatti evidenti a tutti i cittadini come negli ultimi decenni Camucia sia cresciuta in maniera disarmonica, come sia sempre mancata la cura del verde, continuando ad essere i pochi giardini in condizioni penose, e come, nel silenzio generalizzato, siano state aperte altre grandi strutture di vendita.
Per questo troviamo singolare che il M5Stelle si senta parte coinvolta nelle nostre critiche. A meno che lo stesso movimento grillino non si ritenga anch’esso erede del Partito Comunista, o comunque una costola della sinistra, e questo sarebbe davvero un dato politico rilevante.
È vero che in Toscana, come del resto in tutta Italia, non vi è una Legge che impedisca del tutto la nascita di nuovi centri commerciali.
A questo punto, sono doverose alcune precisazioni normative.
Una sola Regione ha finora approvato una moratoria agli ampliamenti e all’apertura di nuovi centri commerciali per sei mesi fino al 31 dicembre 2013 e questa Regione è stata la Lombardia del Governatore leghista Roberto Maroni. Questa moratoria è stata ritenuta legittima dal Tar Milano (ordinanza n. 988/2013), a condizione che il termine ultimo di sospensione del 31 dicembre 2013 non fosse procrastinato, andandosi a scontrare con le norme in materia di tutela della concorrenza, tra cui quelle del Dl n. 201/2011, il cosiddetto Decreto Salva Italia all’epoca del Governo Monti, appoggiato da numerosi partiti politici, tra cui il PD, trovando invece l’opposizione della Lega Nord.
Stando al quadro normativo toscano, recentemente modificato, secondo la legge regionale toscana n. 52 del 2012, che modifica le leggi regionali, 28/2005 (Codice del commercio) e 1/2005 sul governo del territorio, proprio in attuazione delle norme di liberalizzazione del commercio introdotte dal decreto Salva Italia, per quanto riguarda l’apertura delle grandi strutture di vendita, le previsioni di insediamento sono consentite se sostenibili a livello di ambito sovracomunale e, nel caso di nuova edificazione, se non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti.
Per effettuare tale verifica, il Comune deve convocare una conferenza di pianificazione con i Comuni appartenenti all’ambito sovracomunale, la Regione, la Provincia e i Comuni confinanti che ricadono in un altro ambito sovracomunale.
La conferenza deve verificare che le previsioni siano coerenti con il Piano di Indirizzo Territoriale.
Riguardo alla fase decisionale della conferenza di pianificazione, il parere negativo della Regione ha un effetto vincolante e, a seguito della verifica, possono essere formulate misure di mitigazione e compensazione delle previsioni e specifiche prescrizioni.
Quindi, innanzi tutto, un’eventuale previsione di insediamento nella zona della Maialina sarebbe consentita solo se sostenibile a livello di ambito sovracomunale e, trattandosi di nuova edificazione, se non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti.
Inoltre la Regione, in sede di Conferenza dei Servizi, qualora ravvisasse che la previsione di insediamento nella zona della Maialina non fosse coerente con il PIT, potrebbe emettere un potere negativo con effetto vincolante, oppure formulare misure di mitigazione e compensazione delle previsioni e specifiche prescrizioni.
La Lega Nord continuerà, comunque, a difendere l’identità del territorio, a monitorare la situazione a livello locale, in tutte le sedi, e a tutelare i piccoli esercenti che rischiano seriamente di dover chiudere l’attività di fronte all’avanzata dei colossi della distribuzione”.
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Il M5S non si sente erede del Partito Comunista , ma risponde se viene citato a sproposito come nel vostro comunicato precedente.
Per quanto riguarda le leggi regionali , per quello che interessa il nostro caso , rimangono invariati gli articoli della LRT 28/2015 che stabiliscono gli indirizzi di pianificazione oltre che la la legge di pianificazione del territorio la LRT 65/2014.Ma il punto vero è che tutto c ho viene in secondo piano rispetto al fatto molto più semplice che con l'attuale RU in quell'area non si puo costruire quello che chiedono otre che non possono essere aperti esercizi commerciali con superfici di vendita superiori a 250 mq , chiarito questo al resto non si dovrebbe nemmeno arrivare.
Basta non concedere la variante e il supermercato non apre e di conseguenza non viene costruito il capannone.
Caro Marco Casucci a volte non so se scrivi tanto per fare e se soprattutto tra un articolo e l'altro rileggi quello che hai scritto. Ma quando qualcuno NOMINA in un articolo qualcun'altro è dovere e diritto replicare non trovi?
Quindi di cosa ti meravigli?
Ti riporto le tue parole, e sfido chiunque a prenderle come un complimento:
"Troppe parole e molta demagogia certamente non aiutano a risolvere i problemi. "Prima il Pd ed ora Rifondazione Comunista e il Movimento Cinque Stelle - affermano Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega Nord, e la sezione di Lega Nord Cortona - si sono voluti ergere a paladini di una realtà che, a suo tempo, non vide il Partito Comunista (di cui il Pd e Rifondazione sono gli eredi politici) così attento a tematiche come la salvaguardia del verde pubblico e la crescita armonica di Camucia quando sorsero i primi centri commerciali".
Quindi dicci tu quale senso dovevamo cogliere perchè ancora non è molto chiaro. E soprattutto chiunque si è eretto a paladino ( come dici tu ) ha anche chiaramente detto cosa vuole effettivamente che l'area della Maialina diventi in concreto, con esempi comprensibili alla popolazione.
La Lega cosa vuole fare?
Ti prego almeno questa volta non rimanere sul vago con frasi da ovvio consenso.
P.S Grazie comunque per le nozioni legislative
Sulle regole e le leggi è stato esaustivo Matteo Scorcucchi e non aggiungo altro. Se non che qui siamo di fronte a dei possibili progetti che verranno a galla e che sono di stretta attualità. Che i comunisti siano stati i paladini dei centri commerciali ve lo lascio legittimamente dire. Voglio dire anche a tutti, non solo a te Marco sia chiaro, ma proprio a tutti una cosa. Io non sono stato membro del PCI. Non lo sono stato per età anagrafica ovviamente, ma probabilmente non lo sarei stato nemmeno per convinzione politica considerando la deriva che il PCI prese fino allo sciogliersi. Nonostante ciò io credo che oggi si parli parecchio a sproposito di ciò che fu quell'esperienza politica e alla fine del salmo mi sento di dire che, a chi vuol denigrare quel partito, il PCI, specialmente se per esaltare quella sottospecie di partiti che esistono oggi, consiglio prima di parlare di sciacquarsi bene, ma parecchio bene, la bocca.
Ad oggi una sola Regione ha approvato una moratoria all'apertura di nuovi centri commerciali, purtroppo contrastante con le norme del Salva Italia introdotte dal Governo Monti, e questa è stata la Lombardia del Governatore leghista Maroni. Credo che questo sia sufficiente a far capire ai cittadini e ai commercianti quale sia la posizione del Movimento Federale da sempre attento a tutelare i piccoli esercenti. Per completezza di cronaca abbiamo citato tutte le forze politiche che, prima di noi, si sono espresse sull'argomento, muovendo poi chiaramente la critica agli eredi del Partito Comunista. Per questo non abbiamo compreso perché il M5S si sia sentito parte coinvolta nelle nostre critiche. Abbiamo letto quanto Andrea Mazzeo ha scritto sul suo profilo Facebook, vale a dire che tra il M5S e Rifondazione Comunista "c'è totale sintonia". Per questo ci è venuto qualche dubbio in proposito e lo abbiamo espresso pubblicamente. Saluti