Fin dai primi giorni di gennaio avevamo chiesto al Partito Democratico di aprirsi e di lascarsi “invadere dai barbari”, dal nuovo, con uno strumento che superava lo stessa formula di Primarie di Coalizione: quello di “Primarie dei cittadini”. Solo così avremmo potuto fare delle prossime elezioni un movimento di popolo e di idee tale da riaccendere la speranza di cambiamento, nei contenuti e nei metodi.
Purtroppo, molto tempo è stato consumato, senza apprezzabili risultati. Ulteriori divisioni e contrapposizioni si sono verificate. Ma è ancora possibile uscire dalle sterili negazioni, dai personalismi, purché si voglia e si sappia imboccare con decisione una strada che consenta riflessioni collegiali, analisi comuni della situazione, e decisioni condivise.
Ora le primarie che avevamo invocato a gennaio non sono più una soluzione sensata.
La democrazia, per fortuna, conosce più e diverse strade per giungere a decisioni condivise e la sua efficacia si giudica in buona misura dai risultati. Questo si può fare, discutendo, discutendo, discutendo, con pazienza e con spirito di servizio, con lo sguardo rivolto sempre all’interesse generale, a questo punto senza la scorciatoia delle primarie. Ora più che mai serve saggezza, senso della misura, volontà di mettere a disposizione della collettività i valori, le risorse culturali, la dedizione e l’amore per il Paese che è ancora presente nel Partito Democratico e nel popolo del Centrosinistra. Abbiamo imparato dalla storia che per superare i limiti e le difficoltà di una formazione politica bisogna ” guardare in avanti”, a quello che serve al Paese e non agli interessi di bottega dei suoi gruppi dirigenti.
Ripetiamo,
primarie: le primarie così come stabilite, anche nei tempi, non presentano le condizioni per portare a termine un processo unitario, sarebbe opportuno utilizzare il tempo rimasto per evitarle, percorrere la strada del dialogo e arrivare ad una soluzione il più possibile condivisa e rappresentativa dei valori del Centrosinistra;
discontinuità: nella rappresentanza e nei contenuti;
lista unitaria rinnovata e indicativa dei valori del Centrosinistra: servono facce nuove, persone credibili per cultura, passione ed esperienza, e progetti di sviluppo coerenti con i bisogni dei cittadini e la qualità ambientale.
E’ possibile, sol che ci sia la necessaria volontà e lungimiranza, c’è bisogno di impegno, di costruire le soluzioni, esponendosi e mettendoci la faccia come è richiesto a coloro che assumono la funzione di dirigenti. Area Democratica esprime queste esigenze e manifesta questa volontà.
Area Democratica, 21 Febbraio 2014
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