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Castiglioni, le forze di opposizione cancellano scritte razziste

Mentre nella chiesa di S. Angelo al Cassero l’Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino celebrava il libro “Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini”, le forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale, Partito Democratico e Partito Comunista dei lavoratori in collaborazione con i Giovani Democratici della Provincia di Arezzo, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, CGIL e CISL con un “blitz” a sorpresa si sono date appuntamento presso la nuova rotatoria, lungo la SR 71, per cancellare alcune frasi antisemite che facevano pessima mostra di sè in un muro a ridosso del nodo stradale.

 

Quelle parole, tracciare con vernice nera, nonostante i solleciti di numerosi cittadini, non erano mai state rimosse dall’Amministrazione Comunale.

Vista l’inerzia del Comune, i partiti di opposizione, insieme alle forze anti-fasciste hanno deciso di sostituirsi all’ Amministrazione cancellando, con una mano di grigio, le scritte per porre fine alla vergogna di vedere, nei pressi di una delle strade più trafficate del comune, frasi di chiara impronta antisemita e razzista.

Prendiamo le distanze da questo modo di agire dell’ Amministrazione che a Gennaio commemora la tragedia della shoah e a Giugno sponsorizza un libro in cui si raccontano e si celebrano le figure del fascismo, tantopiù in terra Toscana, Patria della Resistenza. Anche questo, come la celebrazione delle foibe, è l’ennesimo tentativo da parte della maggioranza di legittimare una ideologia politica che ha portato tanti disastri in Italia e nel mondo !

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Premesso che, avendo notato da tanto tempo la presenza della scritta cui si fa riferimento nel comunicato, ritengo colpevole il ritardo con il quale si è provveduto alla sua cancellazione ( meglio sarebbe dire che l'amministrazione comunale avrebbe fatto più bella figura se fosse intervenuta in prima persona), premesso questo non capisco perché si debba sempre prendere a pretesto ogni cosa (nella fattispecie l'opera grafica di un cretino) per fare polemica politica. Soprattutto su temi quali la shoah o la discriminazione razziale su cui ogni persona di buon senso, di destra o sinistra, devono essere e sono d'accordo.
    Invece, e qui esprimo il mio sbalordimento dopo la lettura del comunicato, si continua a tirare in ballo le foibe come se queste fossero frutto di una propaganda politica, addirittura revisionista.
    Ma è possibile che ancora in Italia esistano delle persone che non abbiano capito il dramma delle foibe: migliaia di persone trucidate senza motivo se non per ragioni legate ad un odio etnico?.Parlo di donne, bambini, vecchi ...
    Italiani come noi che ebbero solo la sventura di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato!
    E poi il dramma dell'esodo da Istria e Dalmazia!
    Ma cosa c'entrano costoro con le vostre beghe di paese?
    Lasciateli riposare in paca e soprattutto usiamo il loro ricordo per mettere pace e non zizzania!
    Il Giorno del Ricordo è una cosa seria!
    E il vostro comunicato, con quell'accenno, non lo è più!

  • Qualunque manifestazione di protesta è legittima. Perché possa essere considerata seria e credibile andrebbe però fatta a posteriori, non a priori, altrimenti diventa una presa di posizione ottusa ed ideologizzata. Anche perché in quel libro ed in quella presentazione non c'era alcunché di celebrativo o nostalgico.
    Vedo nella foto anche assessori del periodo del dissesto: verrebbe da sperare che la cancellazione della scritta sia solo il primo passo di un più ampio processo di riparazione dei danni provocati ai castiglionesi.
    Profondo disagio invece per le parole sulle foibe. Considerare che il ricordo di un tale scempio e di una tragedia così immane sia un tentativo di revisionismo storico è veramente aberrante ed offende chi ha scritto quel comunicato.
    Per fortuna, come possiamo vedere dalla foto, erano presenti più sigle che persone.
    Come diceva Marzullo, fatevi una domanda e datevi una risposta.

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Michele Lupetti

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