Dopo l’autosospensione della Segreteria PD di Castiglion Fiorentino, c’è chi ha ritenuto opportuno prendere carta e penna e come sempre offrire il proprio illuminato parere, salvo stravolgere completamente il senso della realtà. Quello che più mi stupisce è come, ancora oggi, i tre ex amministratori, si vogliano porre come interlocutori politici pronti a elargire soluzioni a questioni che, in larga parte, sono emerse proprio sotto la loro gestione.
Ciò che non è chiaro a chi attacca con veemenza la scelta della Segreteria, è che non si può continuare a far finta che nulla sia avvenuto a Castiglion Fiorentino né tanto meno sostenere un revisionismo che francamente la nostra comunità non capirebbe e di cui non ha bisogno. Il tutto diventa quantomeno paradossale, quando si vorrebbe far credere che la scelta della Segreteria sia frutto della volontà di non permettere un confronto democratico all’interno del PD, sfruttando in modo pretestuoso un collegamento con la linea del Segretario Renzi. Il messaggio della Segreteria Castiglionese, in questo senso, era chiaro: la decisione è frutto della situazione locale, così come recita la lettera di autosospensione “Non è in discussione in alcun modo cammino che il Partito Democratico ha deciso di intraprendere a tutti i livelli, quello che però ci preme in questo momento, è la nostra realtà locale per la quale ci siamo sempre battuti e che oggi, per l’ennesima volta, si trova in una situazione di incertezza.” . Quindi è scorretto e pretestuoso affermare che la Segreteria, o meglio il Segretario Aurilio, sia contrario alle primarie o si opponga al dialogo. Sicuramente se gli interlocutori fossero stati differenti, non saremmo arrivati a questo punto, ma avremmo potuto trovare strade di convergenza con chiunque, all’interno del partito, avesse voluto lavorare con spirito di collaborazione e lasciando da parte le questioni personali.
Come sempre, ribadiamo con forza che il nostro unico intento, fin da subito, è stato quello di tutelare l’operato del PD a Castiglion Fiorentino e nonostante le pressioni avute, non abbiamo ceduto alla logica della difesa personale. Non si capisce come mai si chieda, a chi ha guidato il partito negli ultimi tempi, di assumersi l’ onere di spiegare le scelte che hanno portato alla dichiarazione del dissesto. Il nostro compito era, ed è, quello di farsi carico della responsabilità politica e lavorare per trovare soluzioni che riportino stabilità politica e sociale a Castiglion Fiorentino. Detto questo, auspichiamo che il PD possa compiere con serenità il proprio percorso; restiamo fermamente convinti che l’attuale giunta debba proseguire il proprio percorso politico e continuare l’opera, già intrapresa, di risanamento e rilancio del nostro Comune, così come ha fatto dall’inizio del proprio mandato. Non siamo interessati a polemiche e a lotte interne: quello che ci interessa maggiormente è il futuro di Castiglion Fiorentino e per questo continueremo a lavorare con serietà, responsabilità e senso del dovere.
Castiglion Fiorentino, 11 gennaio 2014
Antonio Aurilio
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