È mortificante leggere le linee programmatiche della giunta Bittoni e non trovare accenni plausibili al dissesto politico, economico e sociale creato dai suoi predecessori, né alle problematiche dei castiglionesi o al momento difficile che stanno affrontando, con alle spalle una situazione locale e italiana difficilissima.
L’ennesimo libro dei sogni, infarcito di promesse e considerazioni astratte, senza specificare né come né dove reperire i fondi necessari per la loro realizzazione.
L’istituzione di una commissione consiliare, su proposta del Sindaco, che individui quali fallaci meccanismi politico/amministrativi abbiano portato l’amministrazione del Comune alla situazione di default, s’incastra alla perfezione in questo libro dei sogni, cercando di fuorviare la ricerca della verità tramite un inutile spreco di tempo e di risorse. Verità che già in parte è stata scoperta dagli ispettori del MIPAF (l’unica commissione che riconosciamo), mentre per il resto spetterà agli organi giudiziari accertare le responsabilità.
In un sussulto di magnanimità, poi, il Sindaco affida la presidenza della presunta commissione alle minoranze ignorando di fatto il Testo Unico sugli Enti Locali (art. 44) che alle stesse assegna per legge la presidenza delle commissioni di garanzia e controllo.
Le altre minoranze consiliari, se vogliono sedersi con gli eredi dei “dissestatori”, facciano pure. Affari loro.
Noi non ci siederemo con loro a parlare del dissesto, anzi se Bittoni, come dice, vuol essere il sindaco dei Castiglionesi e non il “portavoce” di Brandi e Cesarini, ha un’unica azione da fare: andare in prima persona dalla magistratura e denunciare i fatti per tutelare gli interessi dei castiglionesi. Altro che commissioni e barzellette varie.