Il Partito Democratico (quello delle primarie, di Renzi, Bersani per intenderci), attraverso la Giunta Bittoni ha annunciato in pompa magna l’arrivo nel luglio 2013, del premio Fair Play a Castiglion Fiorentino.
Come da copione, in una conferenza stampa allestita gioiosamente per l’occasione, si dichiara che l’evento di luglio sarà solo il primo tassello di un progetto più ampio che risolleverà il paese dal default e lo collocherà sotto i riflettori internazionali come sicuramente merita.
In attesa del fatidico luglio 2013 e degli altri tasselli indispensabili per il rilancio economico del Comune, noi però dobbiamo fare i conti con il tragico presente.
Perché per ora alcuni riflettori sul nostro paese si sono già accesi e hanno raccontato a tutti gli italiani che siamo falliti.
Gli stessi riflettori si sono accesi spietatamente su intere famiglie che non sanno come tirare avanti oramai da oltre un anno e si sono accesi sulla gente che ha perso il lavoro e non lo ritroverà.
I riflettori infine, si sono accesi su tutti i cittadini che non trovano i soldi per pagare le loro maledette tasse.
Dal giorno della dichiarazione di dissesto economico abbiamo urlato ai quattro venti che i responsabili dovevano pagare di tasca propria.
Poi abbiamo urlato che, in subordine, dovessero pagare i controllori che non avevano controllato.
Ora addirittura sentiamo parlare da parte del Partito Democratico di fair play.
Bene, ci volete quindi prendere per il naso.
Allora a proposito di fair play paghi il conto il coordinamento comunale o il coordinamento provinciale o il coordinamento regionale o il coordinamento nazionale del Partito Democratico che in diciotto anni di governo ha rovinato una comunità di tredicimila abitanti.
Strombazzate il fair play ma non ci dite che fine hanno fatto i nostri soldi?
Bene, tenetevelo per voi il segreto non diteci niente, ma il conto pagatelo voi.
Questo si chiama fair play!
[.noresp.]