Prendiamo atto con soddisfazione del ripensamento dell’Amministrazione Comunale sulla questione dei parcheggi a pagamento. Evidentemente le nostre sollecitazioni unite all’impegno tenace dei commercianti ha sortito il suo effetto. A questo punto ci domandiamo: c’era bisogno della serrata dei commercianti e delle proteste dei residenti per capire che qualcuno aveva esagerato?
C’era bisogno che la ditta installasse i parcometri e dipingesse di blu mezzo paese per comprendere che il provvedimento era esagerato per una realtà come Castiglion Fiorentino?
Forse una maggiore capacità di ascolto avrebbe aiutato a risolvere la vicenda senza creare tensioni e divisioni.
Siamo dunque abbastanza soddisfatti del risultato raggiunto grazie anche al nostro impegno. Non siamo dunque dei “guastafeste” ma consiglieri comunali che svolgono fino in fondo il proprio ruolo di rappresentati dei cittadini.
Non tutto però è stato modificato nel modo che avremmo voluto. Va bene togliere i parcheggi a pagamento lungo viale Mazzini, va bene liberare piazza della Collegiata da quelle ingombranti strisce blu, va bene il parcheggio gratis il giorno del mercato, ottima la riduzione dell’abbonamento per i residenti. Va meno bene liberare solo una decina di posti al parco del Pallaio, un provvedimento che a nostro avviso aiuta poco il centro storico, va meno bene non aver previsto su p.za Matteotti e p.za Risorgimento la sosta gratuita per i primi 10 minuti e per l’intera giornata festiva, va meno bene che non sia sta prevista per quanto riguarda Viale Mazzini la revisione degli stalli in tutta la sua lunghezza relativamente al carico e scarico, ciclomotori e disabili compresa la parte iniziale in cui attualmente non è consentita la sosta, nonostante la presenza di molte attività.
Nel complesso diamo atto che qualche risultato è stato raggiunto e per parte nostra continueremo il nostro impegno in tutte le questioni che attengono la vita del paese, anche perché non ci è per niente chiaro cosa significhi che tutto dovrà essere rivisto a giugno dopo le elezioni. Non vorremmo che quello che è uscito dalla porta rientrasse dalla finestra.
Massimo Chianucci
Marco Gambassi
Danilo Goti