Non è nostra abitudine rispondere a provocazioni elettorali provenienti dalla “banda del buco; il nostro modus operandi è altro: abbiamo un progetto di discontinuità con il Ventennio Sinistro di Castiglion Fiorentino e continueremo a portarlo avanti nel corso della nostra campagna elettorale, cercando, quanto più possibile, di informare i nostri concittadini sul nostro programma e sul nostro progetto di buongoverno delle piccole cose.
Siamo costretti a far un’eccezione, visto il perseverare di becere e sconclusionate accuse da parte della lista “Rinnovamento” (che virgolettiamo ) per Castiglioni, con la speranza e l’invito a tutte le altre liste di confrontarsi sui programmi, ammesso che li abbiano, vedendo l’esiguità di alcuni scritti depositati.
Scendendo sul tema, PD1-Bittoni ci accusa ripetutamente di plagio sui programmi: ci siamo presi “la briga” di leggere e controllare le date di deposito del programma “Bittoni” e del nostro: entrambi riportano la data del 3 APRILE 2012 sottoscritta dai rispettivi candidati a Sindaco; ci pare, dunque, difficile stabilire una “primogenitura” su determinati argomenti; tranne, quindi, l’ostinarsi in una sterile polemica infantile stile “l’ho detto prima io”, non ravvisiamo alcuna sorta plagio.
Tralasciando le offensive allusioni all’italica fauna ittica rivolte al prof. Tanganelli ( giacché solo per quanto riportato sopra, ci parrebbe quello del PD1-Bittoni un comportamento simile a quel pesce tipico del torrente Cerfone che si nasconde sotto i sassi e vien pescato con la forchetta ) ci pare davvero che sul tema mense il PD faccia “lacrime di coccodrillo”: prima le ha chiuse, poi promette di volerle riaprire. Con quale credibilità, chiediamo ai nostri cittadini, chi si pone in continuità con il passato Cesarini-Brandi può ora promettere certe cose? Perché, dunque, dopo averle chiuse, né riconosce un valore tale da sostenerne le riapertura?
Ci paiono davvero “lacrime di coccodrillo”, che ai castiglionesi, ormai, non fanno alcun effetto.
Invitiamo, quindi, Luigi Bittoni a cambiare mentore e scrivano, giacché perorare certe posizioni sconclusionate non paga.
Il Patto per Castiglioni ha fatto una proposta diversa e ben precisa sulle mense: riaprire quella della Casa della Salute, ottimizzandone il servizio, indipendentemente da una gestione pubblica o in concessione. Una soluzione responsabile e di buon senso che ha già riscosso l’avallo di molti genitori da noi interpellati.
Una sola domanda al PD rimane inevasa e della quale vorremmo risposta: ma quelle bottiglie di super-alcolici che furono fatturate ad una delle sei mense che erano aperte, da chi furono consumate?
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