«Sulla possibilità per Castiglion Fiorentino di accedere al fondo anti dissesto ho personalmente interessato il mio capogruppo alla Camera onorevole Fabrizio Cicchitto, così che l’intero gruppo Pdl possa farsi garante degli interessi dei cittadini dell’unico comune toscano ad aver dichiarato il dissesto finanziario»: lo annuncia il deputato toscano del Pdl Riccardo Migliori (Vicecoordinatore vicario del Pdl in Toscana).
«Il Comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, ha dichiarato un dissesto generatosi in anni di amministrazione di centrosinistra. A pagarne, letteralmente, le conseguenze sono oggi i suoi cittadini. Per questo motivo, e in loro difesa – spiega Migliori – intendiamo sostenere ogni azione volta a consentire che Castiglioni possa attingere al fondo antidissesto contenuto nel decreto legge del 10 ottobre scorso, entrato in vigore appena giovedì. Ciò che auspichiamo è una revisione, o almeno una deroga ad hoc, rispetto al testo del decreto che attualmente esclude dall’accesso al fondo, 520 milioni di euro per il 2012, quei Comuni che abbiano già dichiarato il dissesto finanziario. Castiglion Fiorentino, insieme ad Alessandria, è proprio in questa situazione e rischia di così di rimanere fuori da una partita che invece rappresenta un’opportunità vitale per quel territorio»
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Mandateci la vecchia guardia del PD a mendicare per quello che hanno fatto.
Questo è l’articolo che mai mi sarei aspettato di leggere di questi tempi (ma anche in tempi non sospetti). Una forza politica (qualunque sia ) che “sposta” il problema anziché risolverlo, da la misura di quanto la politica oggi sia distante anni luce dal cittadino e dalle sue problematiche.
Il PDL (o il Pd o quantunque altro oppure tutti insieme) dovrebbero avanzare l’unica proposta plausibile che coincide con le necessità del cittadino. Ripristinare in toto la responsabilità piena, civile e penale, di chi amministra un ente pubblico.
In parole povere chi dissesta un comune con spese non plausibili, deve ripagare tutto il debito con il suo capitale e farsi qualche annetto di galera.
Troppo facile creare fondi ad hoc per “sanare” l’incapacità di amministrare, autorizzando di fatto lo sperpero di denaro pubblico.
Tanto poi arriva lo stato, anzi NOI, che paghiamo per l’incapacità amministrativa di questi signori. Per poi far finire il tutto a “tarallucci e vino”.