Gentile Commissario,
con la presente missiva, le OO.SS e la RSU dell’ex zuccherificio Eridania Sadam di Castiglion Fiorentino sono a porre alla Sua attenzione la drammatica questione relativa alla riconversione dello zuccherificio.
Al fine di presentarLe al meglio la vertenza cerchiamo brevemente di ripercorrere la vicenda.
La riforma dell’OCM dello zucchero, decisa in sede europea nel novembre 2005 (Regolamento CE)
N. 318/2006 poi recepito dalle Legge 81/2006) ha previsto, in Italia, la chiusura di 16 zuccherifici su 21, tra i quali quello di Castiglion Fiorentino.
La stessa OCM prevedeva, al fine di riattivare la filiera agroalimentare, altrimenti pesantemente danneggiata dalla chiusura dei siti produttivi, le riconversioni delle attività. Il 10 dicembre 2007, a Firenze, viene siglato tra le amministrazioni comunali, provinciali e regionali, le OO.SS. e l’azienda un accordo di riconversione produttiva; in base a questo già, nel 2010, avrebbe dovuto essere già operativa una centrale composta da una caldaia a biomasse e un frantoio in grado di rioccupare tutto il personale collocato, nel frattempo, in cassa integrazione. Da allora nascono una serie di problematiche di carattere politico ed amministrativo che, di fatto, rendono inattuabile quanto concordato tra le parti in Regione nonostante, il 15 luglio 2009, il Comitato Interministeriale deliberi che i progetti di riconversione “rivestono carattere di interesse nazionale anche ai fini della definizione e del perfezionamento di processi autorizzativi e dell’effettiva entrata in servizio” e che ” … allo scopo di accelerare la realizzazione dei progetti, il Comitato Interministeriale demanda al MIPAAF di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, l’adozione delle misure idonee a garantire l’esecutività dei progetti suddetti, prevedendo, nei casi di particolare necessità, la nomina di Commissari ad acta …”. A causa del perdurare di questa situazione di incertezza e del ritardo dell’avvio dell’iter autorizzativo, l’azienda, nel 2010, decide unilateralmente di sospendere qualsiasi trattamento integrativo alla cig in deroga penalizzando ancora di più le condizioni economiche dei lavoratori. A seguito anche di richieste da parte dell’amministrazione comunale castiglionese, l’azienda riformula, nei mesi scorsi, la sua proposta prevedendo la riqualificazione dell’area dell’ex zuccherificio in zona residenziale e spostando l’area di insediamento della centrale nella vicina frazione di Manciano. La proposta prevede, a regime, un impegno economico per l’azienda di circa 130 milioni e un impatto occupazionale (compreso la manodopera diretta ed indiretta) di circa 400 nuovi posti di lavoro. Purtroppo, però, anche questo tipo di soluzione riscontra notevoli difficoltà di carattere urbanistico e amministrativo. Le OO.SS. e la R.S.U. hanno chiesto più volte un incontro con tutte le parti interessate alla vicenda, con la richiesta di mettere fine a questa dannosa immobilità, chiedendo una risposta definitiva che possa far chiarezza sul futuro di tutti gli operai coinvolti, quale essa sia, anche se la risposta sarà scomoda per alcuni, gli operai hanno il diritto di sapere. Questo incontro chiesto non si è mai svolto, e con l’arrivo del nuovo anno, si intensificano le preoccupazioni degli ex-dipendenti e le loro famiglie, che vedranno la fine degli ammortizzatori sociali. Concludiamo la presente lettera, chiedendo a Lei, Sig. Commissario, compatibilmente con le funzioni e le competenze attribuite, di attivarsi con le autorità regionali e provinciali al fine di ottenere un’incontro con le OO.SS., l’azienda, e la R.S.U dal cui esito emerga una soluzione che dia risposta agli ex-operai.
Castiglion Fiorentino, 13 ottobre 2011 Le OO.SS. provinciali
La R.S.U.