Dopo un lungo periodo di silenzio, siamo stati sottoposti ad una sovraesposizione mediatica con vari comunicati e proclami; io credo che la politica non si faccia sui giornali o con le interviste ma con i fatti, atti concreti che possano essere riconosciuti e giudicati dai cittadini e su questo voglio confrontarmi. Io non sono qui per tutelare interessi particolari; ho a cuore l’interesse generale di tutti i castiglionesi, che siano o meno di centro-sinistra perché solo se ritroviamo uno spirito di comunità saremo in grado di rilanciare il nostro paese.
Unità che voglio ricostruire prima tutto all’interno del nostro partito, raccogliendo tutte le anime che con buona volontà vogliano portare un fattivo contributo al dibattito.
In questi primi giorni da segretario mi sono trovato di fronte ad una situazione certamente complessa ma le cose semplici le lascio ad altri. Il partito che ho in mente e un ‘entità viva e propositiva, non intendo sottostare a lotte interne e veti incrociati perché non è per questo che ho deciso di cimentarmi in questo arduo compito e soprattutto non è così che intendo il servizio che sono stato chiamato ad offrire.
Il Partito Democratico non può e non deve farsi dettare l’agenda da nessuno perché ha al suo interno le idee e le competenze per trovare soluzioni da offrire. Da più parti ho avuto inviti più o meno interessati al rinnovamento, al voltar pagina, all’andare tra la gente a spiegare quello che è accaduto e credo che sia tutto molto importante, ma credo anche che gogne mediatiche non servano ai cittadini che hanno problemi ben più seri da dover affrontare.
La mia nomina è stata per certi versi una scommessa, un primo tentativo di cambiamento. Le logiche della vecchia politica fatta di personalismi e ruggini, mosse da schemi verticistici che sono espressione dei soliti noti non mi interessa. Il compito più arduo è riuscire a dare a Castiglion Fiorentino un nuovo modo di fare politica che si basa su rinnovamento, dialogo e cooperazione sociale. Voglio essere per questo un tramite per i giovani che credono che la mia nomina non sia di parte ma solo amplificazione della loro voce. Ed è proprio per questo motivo che ho deciso di metterci la faccia.
È con orgoglio che rivendico la mia appartenenza al Partito Democratico, perché credo nei suoi ideali, nel suo spirito riformista e sono convinto che oggi noi abbiamo tutte le carte in regola per portare un contributo vero al rilancio di Castiglion Fiorentino; il nostro paese ha visto crescere la qualità della vita, sono stati fatti importanti passi avanti per quanto riguarda l’ammodernamento delle strutture, sono stati creati spazi per promuovere la coesione sociale e abbiamo tutti insieme concorso per far si che Castiglioni si ritagliasse uno spazio di prestigio nel panorama della Val di Chiana. Tutto questo non si cancella con un colpo di spugna ma anzi resta come patrimonio di tutti, una base solida da cui ripartire in un contesto certamente non facile ma che può vederci ancora protagonisti come cittadini attivi che guardano al vero BENE COMUNE.
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E' una bella lettera,piena di patos e di idee.Io non conosco Aurilio ma gli darei il mio voto.Sono un vecchio castiglionese degli anni cinquanta,ho fatto la quinta elementare con il maestro Cateni e le medie e il ginnasio con il preside Jannarone,Compagno di banco di Enrico Cesarini,l'attuale sindaco.Mio padre era il segretario comunale.
Questo per far capire l'amore che ho per questo paese e tutte le volte che ci sono venuto ho avuto grandi emozioni perchè è tale e qaule come era.Credo che persone come Aurilio possano custodire le bellezze del mio paese insieme ai miei ricordi
Grazie