I giochi di prestigio del PD castiglionese non finiscono mai e, come sempre, attraggono molti spettatori.Incuriositi e un po’ sciocchi, gli spettatori stanno li a guardare le acrobatiche esibizioni del nulla mentre indecorosamente i vari giocolieri si scaricano amorevolmente le responsabilità del dissesto.
Gli ultimi arrivati dicono che non è colpa loro perché sono giovani, i vecchi si nascondono con le rituali parole e tutti gli atri stanno li a guardare.
Vedrete che da qui a maggio il gioco continuerà e ne vedremo delle belle.
Nel frattempo tutti i castiglionesi, meno male anche quelli che l’hanno votati, sono alle prese con le ingiuriose tasse e con la miseria lasciata da questi fenomeni.
Anche quelli che protestano però e che vogliono cambiare le cose lo fanno con una prosa felpata, usano toni soft… come si vergognassero.
Gli stessi giovani che vogliono fare politica non sono incazzati come dovrebbero, ma sommessamente si limitano a non condividere le scelte e i metodi del PD locale,
I giovani devono spendersi in politica ma devono cominciare a chiamare le cose con il loro vero nome, altrimenti perdono tempo.
Intanto devono capire che il Paese ha fatto default e che per risollevarlo ci vuole energia, coraggio, idee ma sopratutto ci si deve sporcare le mani.
Le tristi liturgie del PD locale lasciamole stare, ignoriamole e piuttosto costringiamoli a dirci che fine hanno fatto i nostri soldi.
Altrimenti con la storia di carta vince carta perde, vincono sempre loro!
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti
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