In Italia, dal 1911 al 2007 abbiamo perso 10 milioni di ettari di terreni agricoli su 30 milioni di ettari utili all’agricoltura, nel frattempo la popolazione è raddoppiata. Le perdite di superficie agricola possono essere ricondotte a due fenomeni. Abbandono dei terreni e avanzamento aree edificate , o meglio cementificazione. Cosa comporta questo? Che noi toscani stiamo erodendo il nostro più grande patrimonio cioè il paesaggio, vogliamo pensare a cosa significa questo per la Toscana?
Stiamo distruggendo il nostro bene più prezioso : il paesaggio disegnato e costruito dall’uomo. A ogni pioggia vediamo cadere un pezzetto dei muretti che sostengono i terrazzamenti delle colline , stiamo coltivando sorgo per alimentare le centrali a biomasse, sottraendo terreno utile all’alimentazione , e si grida allo scandalo per tutte le centrali a biomasse, giustamente . Però , però … si comprano i fagiolini che vengono dall’Africa , si consumano i limoni del Sud Africa, le pere argentine o cilene ecc. Questo non inquina?
Ho fatto questo preambolo perché il problema del territorio è un problema ampio, grave e da affrontare sia a livello comunale che regionale che nazionale e non è una scoperta recente. Ad ogni pioggia possiamo notare succede una catastrofe, e spesso anche tragedie: vogliamo avere il coraggio di dire che la colpa è nostra, di tutti, perché chiunque ha chiesto di poter costruire ovunque? La politica, anzi meglio specificare le parole perché “politica” per me è ancora una parola nobile, il potere politico si muove quando c’è un’istanza, una richiesta, un desiderio , quindi tutti abbiamo le nostre colpe sullo sfascio del territorio, se c’è un corrotto dall’altro lato c’è un corruttore.
Per quanto riguarda i rifiuti sicuramente nel nostro Comune c’è da fare quasi tutto, compresa una campagna di sensibilizzazione della popolazione, perché non mi pare proprio che il riciclo sia uno sport cittadino o comunque una cosa ritenuta importante dagli abitanti. A dire il vero , però, ritengo che non sia colpa del Sindaco se quando vado in cerca di funghi nei punti più remoti delle nostre bellissime montagne trovo regolarmente bottiglie di plastica, vetro o lattine, io direi che la colpa è di tutti, proprio per carenza di educazione civica.
Un altro dato che mi ha colpito, nelle mie varie letture è quello che colloca l’Italia tra i primi posti in Europa per consumo pro capite di imballaggi, e il fatto che gliimballaggi progettati in modo da pregiudicarne il riciclaggio siano in aumento dimostra che le politiche di prevenzione a livello nazionale sin qui adottate non sono state efficaci, soprattutto per la plastica, ma questo cosa significa? Che purtroppo non è un problema sentito dalla gente e questo non è colpa della politica in genere ma della cattiva politica e basta, che non ha saputo coinvolgere più di tanto in certi temi la popolazione.
E’ necessario quindi puntare su una attività politica amministrativa capace di ispirare stili di vita sostenibili nei cittadini – consumatori con informazione o incentivazione , usando anche le intuizioni più recenti di economia comportamentale.
Carla Capucci
SEL Cortona