L’incontro con la cittadinanza del Comitato per Cortona che si è tenuto il 2 maggio ha visto protagonisti, oltre al candidato Sindaco Carola Loretta Lazzeri, i candidati per il Consiglio Comunale in particolare Matteo Gerli, Stephanie Cunningham, doppia cittadinanza, americana e italiana, e Pietro Zecchini, australiana e italiana. Sono due candidati che hanno scelto di vivere a Cortona con le proprie famiglie; si sono detti profondamente delusi dallo scarso livello democratico riscontrato nel rapporto tra i cittadini e l’amministrazione locale.
Matteo Gerli è un giovane camuciese che, dopo un’ esperienza lavorativa di circa 8 anni come impiegato, a 25 anni ha ripreso gli studi laureandosi in Scienza dell’Amministrazione e del Governo ed è attualmente Dottorando presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia. Ha trattato il tema del lavoro e della vivibilità di Camucia.
Anche se l’amministrazione comunale non ha competenze dirette in materia di occupazione non deve sfruttare questo come un alibi per non fare niente, come è avvenuto sino ad oggi. Crediamo che chiunque occupi una carica politica a livello comunale debba mettere in atto ogni iniziativa in suo potere per incentivare l’economia locale e assicurare un futuro lavorativo ai suoi cittadini.
La lista Comitato Per Cortona ha pensato di legare i temi dell’occupazione e della vivibilità. Camucia si ritrova a scontare le conseguenze di una crescita urbanistica scriteriata, disordinata e tutt’altro che funzionale. Una crescita che ha incrementato solo il numero degli edifici (molti dei quali semivuoti) a scapito degli spazi essenziali per la vita, la salute e la serenità dei cittadini. Mancano spazi verdi, centri di aggregazione decenti, una vera biblioteca, spazi attrezzati per attività fisiche e ricreative, un centro anziani accessibile e polifunzionale. E’ soffocata dal traffico in ogni sua parte.
Siamo convinti che recuperando il centro di Camucia si possano ottenere importanti ricadute economiche in termini di reddito e occupazione, direttamente, dando cioè la possibilità di effettuare le opere pubbliche alle imprese locali, e indirettamente, creando cioè le condizioni per valorizzare gli sforzi di tutti quei soggetti che già sono impegnati nel mercato locale.
Nessuno di noi ha la presunzione di conoscere gli interessi di tutti camuciesi. Bisogna superare l’idea che una minoranza di individui, politici o tecnici che siano (a volte sono l’uno e l’altro in palese conflitto d’interessi) disponga delle conoscenze per prendere decisioni necessarie al perseguimento dell’interesse pubblico. Per questo motivo l’istituzione di Consulte Territoriali, previste dal nostro statuto comunale e mai realizzate, potrà favorire la partecipazione e la collaborazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica.
Questo organo, tra le altre cose, svolgerà una importante funzione di verifica e di controllo dell’attività amministrativa, favorendo il rispetto dei principi di legalità, imparzialità, trasparenza e buon andamento dell’amministrazione comunale. La consulta non sarà né un duplicato del consiglio comunale né la sua brutta copia, ma dovrà rappresentare uno strumento nelle mani dei cittadini, indipendentemente dagli equilibri di potere in seno al Consiglio.
Non ci consideriamo aprioristicamente contrari alla democrazia (?) dei partiti; sarebbe come rinnegare la storia della nostra giovane Repubblica; in questo momento però i partiti tradizionale stanno attraversando una crisi morale e di rappresentanza senza precedenti. Per questo riteniamo necessario che, in attesa di un segnale di vero rinnovamento, la Società Civile debba riprendersi ciò che gli spetta di diritto: la libertà di decidere del proprio futuro. E’ questo il motivo che ci ha spinto a partecipare a questa tornata elettorale”.
L’incontro si è poi protratto fino a tarda sera; c’è stato un dibattito e scambio di opinioni con i numerosi partecipanti che hanno convenuto, con il Comitato, che Camucia, il centro più popoloso e cuore economico del territorio, meriti di più.
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