Bruni (PdL Castiglion Fiorentino): doveroso collaborare con la Magistratura

Nei pochi mesi di Amministrazione della Giunta Cesarini, visti i ritardi nella stessa approvazione del Bilancio preventivo e, addirittura, del Consuntivo 2010, ho inviato una serie di istanze e richieste al Difensore Civico Regionale, alla Corte dei Conti ed alla stessa Regione Tocana. Ciò anche in merito ad una serie di vicende amministrative che rendevano evidenti, da un lato, i pesanti disavanzi di amministrazione, dall’altro, il notevole ed ingiustificato ritardo nella presentazione di documenti contabili obbligatori, come appunto il Rendiconto di gestione del 2010 dal quale poteva essere ricostruita, almeno in parte, l’attività svolta dalle precedenti Giunte comunali da cui, poi, come tutti sappiamo, è scaturita la dichiarazione di dissesto finanziario.

In base a tali istanze ho personalmente ricevuto precise risposte, e sono in mio possesso atti e documenti vari che riguardano la situazione di bilancio, la stessa valutazione di “inattendibilità” dei dati contenuti nei documenti di bilancio e la considerazione di alcuni comportamenti che apparivano difformi da una sana gestione finanziaria, tali da determinare ricadute negative per l’operatività dell’amministrazione e per la sua immagine

Nella mia qualità di Consigliere comunale, ritenni dovuta ogni necessaria segnalazione e richiesta di chiarimenti, anche nell’evidente interesse pubblico e per garantire assoluta trasparenza all’azione amministrativa, vista anche la mancanza di atti obbligatori per legge e la necessità, in tali casi, di procedere ad ogni accertamento dovuto.

Qualora infatti gli enti locali, sebbene invitati a provvedere entro congruo termine, ritardino o omettano di compiere atti obbligatori per legge, scattano una serie di conseguenze anche a tutela dei Cittadini e dell’Istituzione comunale.

Ed infatti – per fare qualche esempio – anche solo l’omissione del consuntivo appariva grave: – la Circolare n. 6 del 06 aprile 2009 del Ministero dell’Interno, Dipartimento Finanza Locale, ha infatti evidenziato come l’approvazione del rendiconto entro i termini di legge è “un adempimento di assoluta rilevanza nella gestione amministrativa e contabile e rientra, senza dubbio, fra gli atti urgenti ed improrogabili”; – l’Organo consiliare è chiamato pertanto a deliberare senza ritardo su provvedimenti come quello in esame che sono vincolati sia nell’an che nel quando: l’esercizio del potere, in questi casi, non può essere rinviato (principio di doverosità).

Questa come altre vicende dimostravano l’urgenza di intervenire ed i doveri che incombevano sugli amministratori.

Ora risulta che la Magistratura ordinaria stia procedendo ad accertare i fatti: abbiamo massima fiducia nella magistratura ed attendiamo serenamente l’esito dei procedimenti in corso.

Sono comunque convinto che come Consigliere comunale permanga il dovere di far acquisire alla Magistratura tutti gli atti – nessuno escluso – che possano essere valutati per ogni accertamento in corso.

Il Consigliere comunale, ai sensi del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, è infatti considerato “amministratore locale” e la legge prevede i suoi doveri e la condizione giuridica che lo riguarda.

In questa veste, quindi, ritengo di dover fornire alla Magistratura tutta la documentazione in mio possesso, a seguito delle istanze inviate, dovendo ciascuno cooperare e collaborare con ogni Autorità che sia investita del compito di accertare fatti ed eventuali responsabilità.

Analogo comportamento spero che venga adottato anche da parte di chi, in questi anni, ha fatto parte della Giunta comunale oppure ha votato i diversi bilanci: ognuno di noi -ed in particolare chi ha avuto funzioni di governo nelle Giunte municipali – deve collaborare e porsi subito a disposizione della Magistratura perché vengano accertati tutti i fatti al fine di fornire, nell’interesse pubblico, ogni informazione utile.

Lo richiedono i Cittadini, lo richiede il rispetto dell’Istituzione comunale.

Paolo Bruni