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5 Stelle Cortona, interrogazione sulla bonifica dall’amianto nelle tubature idriche

L’interrogazione presentata il 17 Aprile 2015, al Comune di Cortona dal Consigliere Matteo Scorcucchi, nasce a seguito delle tante segnalazioni da parte di Cittadini riguardo al possibile rischio sanitario dei 2,63 Km di tubature in “cemento amianto” presenti nella rete idrica pubblica gestita dalla Società “Nuove Acque” nel Territorio cortonese.

Possibile rischio sanitario riconosciuto, sia dall’Autorità Idrica Toscana (AIT), sia dalla Regione Toscana, che dagli Enti Locali interessati.
Ora si attende e si pretende la certezza sulla tempistica e sulle modalità degli interventi di rimozione e bonifica degli impianti.

Sappiamo che l’amianto è certamente più pericoloso se inalato, sappiamo che il cemento amianto, in teoria, protegge dalla dispersione delle fibre ed è certamente lontana da noi l’intenzione di generare allarmismi eccessivi, ma pur sempre resta valido il principio della prevenzione della salute pubblica che ben si sposa con la necessità di poter rinnovare l’efficienza della rete idrica e togliere ogni dubbio sull’incremento delle politiche ecologiche comunali, legate a far diminuire l’utilizzo delle acque minerali imbottigliate in plastica, sostituendolo con l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dai “fontanelli comunali” o con il vuoto a rendere.
Si deve anche considerare oltre tutto che l’acqua dell’acquedotto può essere anche fatta bollire o essere riscaldata per usi igenici e i vapori che ne derivano in quei casi potrebbero essere veicolo di particelle di amianto nelle vie respiratorie degli utenti.
Questa politica ecologica deve poter proseguire ed è necessario realizzare quest’opera di “bonifica tubature” per dare piena tranquillità a Cittadini ed Amministratori”.

Si ricorda la Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 marzo 2013, riguardante le minacce per la salute legate all’amianto nei luoghi di lavoro e le prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente (2012/2065 – INI).
Tutti i tipi di malattie legate all’amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico, causati dall’inalazione delle fibre in sospensione nell’aria, come anche altri diversi tipi di tumori, come quelli causati dall’ingestione delle stesse fibre con l’acqua potabile dai rubinetti trasportata in obsolete tubature di “cemento amianto”, sono stati riconosciuti come un rischio per la salute pubblica ed i sintomi possono insorgere dopo alcuni decenni ed in alcuni casi, anche dopo oltre 40 anni.
– Va ricordato che già il Decreto Ministero Sanità 14 maggio 1996, circa le Norme e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compreso, come rendere innocuo l’amianto, previsti dall’art. 5, comma 1, lettera f, della Legge 257/92, prevedeva la sostituzione delle condotte in “cemento amianto” ed il controllo della presenza di fibre nell’acqua potabile.
– Va ricordato, che l’Autorità Idrica Toscana (AIT), ha riconosciuto il possibile rischio sanitario nei 2,63 chilometri di tubature in “cemento amianto”, presenti nella rete di “Nuove Acque” a Cortona e delle centinaia di chilometri, esistenti oggi in tutti i Territori regionali.
Si richiede pertanto alla società della gestione idrica “Nuove Acque”, un impegno ufficiale, per l’eliminazione delle tubature incriminate, utilizzando esclusivamente risorse finanziarie interne alla stessa società, senza prelievi in bolletta per i Cittadini.

Considerato strategicamente corretto mantenere in essere, anzi potenziare, le politiche ecologiche del Comune di Cortona, volte alla diffusione dei “fontanelli pubblici” ed all’utilizzo di caraffe o bottiglie in vetro lavabile, per attingere acqua direttamente dai rubinetti, nelle abitazioni, come nelle mense scolastiche e nei luoghi di lavoro, facendo così diminuire l’utilizzo delle acque minerali, imbottigliate in plastica.
Considerato dunque, che i lavori debbano avvenire nei tempi più rapidi possibili, sia per i sopradetti motivi di prevenzione sanitaria, che per mantenere in essere le politiche ecologiche descritte, questa occasione sia presa, per una maggiore efficienza della “Rete idrica cortonese”.

A questo punto rimane da vedere se il Sindaco di Cortona si mostrerà più attenta alla salute dei propri cittadini o agli interessi del gestore Nuove Acque , come invece ha purtroppo dimostrato nelle risposta all’altra interrogazione dove il M5S gli chiedeva se ritenesse opportuno controllare l’azienda gestrice del servizio idrico che chiedeva di aumentare le tariffe oltre il 6,5% stabilito dal piano d’ambito come tetto massimo di aumento annuo.
Del resto non è nemmeno la prima volta che il M5S denuncia il pericolo amianto a Cortona , infatti ha più volte segnalato la presenza di amianto abbandonato in un terreno demaniale ma l’amministrazione cortonese sembra non recepire bene il termine amianto o la sua pericolosità dato che dopo oltre 2 mesi ancora è tutto li con i pericoli che ne derivano anche per le falde sottostanti che potrebbero venire contaminate.
A questo punto aspettiamo la risposta dell’amministrazione , sarà nostra cura informarvi tutti non appena l’avremo , stay tuned.

M5S Cortona

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