Sto parlando di una cosa di estrema gravità: la sicurezza e l’incolumità dei bambini e dei ragazzi del nostro comune di Cortona quando sono a scuola. Mi è capitato di leggere il decreto n. 1217 dello scorso 23 marzo 2015 emesso dal dirigente della Regione Toscana responsabile del “settore sismica”. In questo decreto viene approvata una graduatoria di edifici scolastici per “l’attribuzione dei contributi per interventi di prevenzione di rischio sismico”. Il bando è stato emesso il 9 dicembre 2014 e gli importi impegnati superano i 3 milioni di Euro.
Guardo l’elenco dei comuni beneficiari del contributo e leggo che, fra altri, Arezzo, Sansepolcro, Foiano e Lucignano potranno rendere 4 scuole sicure in caso di terremoto. Guardo l’elenco degli esclusi pensando che a Cortona era andata male. Invece no, Cortona non ha neanche presentato la domanda.
E’ vero che per presentare le domande occorreva aver rispettato dei precisi criteri di verifica e controllo degli edifici; è però altrettanto vero che le leggi di riferimento sono del 2003 (legge dello Stato n. 326) e del 2009 (legge regionale n. 58). E’ altrettanto vero che questo non è il primo bando per la prevenzione del rischio sismico.
E’ vero, inoltre, che il contributo non copriva l’intera spesa delle opere. Però mi chiedo quale altra spesa poteva, anche negli anni passati, essere più importante della sicurezza dei bambini.
La Basanieri è nella “stanza dei bottoni” dal 2009, da quasi 7 anni. Ed in sette anni non si è accorta che forse qualche scuola non era stata costruita con criteri antisismici. E lo scorso dicembre, quando era già Sindaco, non ha pensato che forse era il caso di muoversi e di iniziare (anche se in colpevole ritardo) a rendere sicure le scuole.
Intanto a Pozzo della Chiana il comune di Foiano mette in sicurezza una scuola elementare, a Pieve Vecchia il comune di Lucignano mette in sicurezza un asilo.
A Terontola il comune di Cortona, vantandosi oltretutto del proprio operato, ha invece chiuso per inagibilità una parte del plesso scolastico mettendo in crisi l’intera organizzazione didattica delle scuole elementare e media e senza una reale garanzia sui tempi necessari per realizzare i lavori di ripristino della normalità.
Fare il Sindaco di un comune dà molti poteri. Fare il sindaco dà però anche delle responsabilità che, se non assunte seriamente, possono avere anche una rilevanza penale in casi, per esempio, di negligenza colposa.
Enzo Moretti
[ndr: a questo link la risposta del Sindaco Francesca Basanieri]