Sembra che ormai, sia a livello nazionale che a livello locale, la caratteristica principale dell’attuale classe politica sia quella di omettere e sminuire tutte quelle scomode verità che ormai hanno portato all’allontanamento dalla politica gran parte degli italiani. Questo modus operandi è parte integrante del PD cortonese, capace di “infiocchettare” gli scarsi risultati ottenuti sul territorio, presentandoli come successi incontrovertibili.
Tutto ciò dimostra ancora una volta quanto distante sia la politica “del palazzo” (del comune e del suo sindaco diremmo noi) dai cittadini. La manipolazione della verità è un arte a cui vari regimi ancora oggi attingono e, in Italia, è molto diffusa, nessuno controlla la veridicità di quello che si afferma e il risultato èquello di avere mezze verità spacciate come vangelo. Allora si mettono in mostra i numeri delle presenze turistiche nel museo (MAEC) conteggiando anche gli ingressi omaggio (senza accesso a risorse fa più presenze il Museo Diocesano), si vaneggia di migliaia di turisti che avrebbero visitato il Parco Archeologico quando questo é ricoperto da erbacce alte ben oltre il mezzo metro e non esista al momento ne’ una biglietteria ne’ una guida per le visite; si cita Cortona inserita nelle “10 top places off the beaten path” (10 località lontano dai percorsi abituali) in USA Today, omettendo però che é un articolo scritto da Frances Mayes, pro domo sua, anzi, pro libro suo. Tutto questo per giustificare le spese senza senso e senza alcuna pianificazione a medio termine fatte dall’ultima giunta comunale e dal sindaco-tuttofare-assessore alla cultura, mistificando quindi un flusso turistico che, se fosse sviscerato nei sui numeri reali, lascerebbe l’amaro in bocca. Effettivamente, il senso di frustrazione già pervade molti operatori turistici cortonesi tanto che alcuni già stanno facendo le valigie.
Alla presentazione della neo candidata a sindaco PD é stato illustrato il programma che dovrebbe essere realizzato dalla futura giunta, snocciolando una serie di priorità fondamentali che però hanno un solo problema, avrebbero dovute già essere attuate da tempo. Scuola, ambiente, servizi sociali, riqualificazione territoriale, sono elementi fondamentali di una città che presenta serie criticità di cui ci si è resi conto solo adesso, a meno di tre mesi dall’appuntamento elettorale. Cosa si è fatto fino ad ora? Perché in 10 anni non si è intervenuto sulle questioni fondamentali di cui sopra? Eppure sono state presentate varie mozioni in Consiglio Comunale da parte del neo candidato a sindaco di Futuro per Cortona Luciano Meoni, che riguardavano proprio i punti sopra elencati ma che hanno solo provocato fastidio e sono stati subito sminuiti come “non prioritari”. Sono forse state cestinate solo perché provenivano da un consigliere di minoranza e quindi “non accettabili” a priori? In vista dell’appuntamento elettorale, dopo anni investiti ad auto-incensarsi e auto-proclamarsi salvatori della città e leader del turismo nel mondo, il PD cortonese e la sua giunta hanno forse compreso che la farsa non poteva durare a lungo e i cittadini non sono un gregge credulone e cieco, quindi hanno effettuato una virata ampia verso i problemi per raccogliere consensi.
Futuro per Cortona sarebbe interessato a conoscere le risposte circostanziate a tutte queste domande, magari in un dibattito pubblico all’americana; le stesse domande per tutti i candidati con un tempo limitato e uguale per le risposte. Sarebbe il primo passo verso l’ascolto dell’avversario, verso un serio dibattito fatto di documenti e cifre reali.
Qualcuno, molto vicino a Cortona e membro dell’Accademia Etrusca di cui si dovrebbe ricordare il nome più spesso e ispirarsi ai suoi elevati ideali diceva, “anche se non la penso come te darò la mia vita per difendere la tua opinione” (Voltaire). La politica italiana, nazionale e locale non sarà mai “alta” finché non si arriverà ad un principio etico e morale che possa rispettare le idee altrui, accettandole con serenità e riconoscenza se queste si rivelassero corrette. A Cortona, fino a quando sarà presente questa classe dirigente, ciò rappresenta una pura utopia.