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Attacco speculativo e disoccupazione

Volevamo una giustificazione per poter procedere ad una politica di riduzione degli ammortizzatori sociali ed a tassazioni sui patrimoni medi? Eccola: La crisi finanziaria provocata dall’attacco speculativo. In verità, però, il motivo sono i 1987 miliardi di debito pubblico prodotti da anni di politica scellerata. Qualunque governo si sia alternato non è stato in grado di tutelare la famiglia, l’elemento portante di una società; e nella sua accezione più ampia del ceto medio, oggi divenuto ceto medio – povero.

 

Non credo ci potrebbe essere altro da dire tranne forse ciò che andrà producendosi nel mercato del lavoro.

La nostra conoscenza del tasso di disoccupazione ci porta a credere, o meglio ci viene fatto credere, che il tasso di disoccupazione sia quello ufficialmente riportato dagli organi di stampa.

Ma questa misurazione oggi circa al 9% è quella che ufficialmente viene identificata con U3, ovvero attraverso un filtro a maglie strette.

U3 considera solo le persone in cerca di lavoro o quelle che lo hanno cercato nelle 4 settimane precedenti.

Non viene mai citato il filtro U6 (filtro a maglie larghe), quello che considera oltre alle persone precedenti anche coloro ormai scoraggiati nella ricerca. In questo caso il tasso rasenta il 20%

Questo dato è ben più grave anche di quello della disoccupazione giovanile quasi al 30%.

Difatti i fuorusciti U6 sono persone ormai border line al limite dell’indigenza economica. (L’ISTAT stima che il numero dei poveri nel nostro paese si attesta ad oltre 8 milioni, ovvero il 13,8% della popolazione)

Il giovane seppur in difficoltà ha spesso l’aiuto della famiglia.

E’ come se stessimo con due barriere nel mercato del lavoro: una all’ingresso per i giovani ed una di reingresso per i fuoriusciti U6.

Anche la crisi finanziaria colpisce indirettamente i disoccupati U6 nel tramite delle aziende.

Le banche con la crisi finanziaria e la conseguente la diminuzione dei loro valori patrimoniali difficilmente riusciranno a rispettare i piani industriali, soprattutto nella pianificazione di impiego di risorse (Riduzione di Prestiti e Finanziamenti a famiglie ed aziende ).

Impensabile anche andare a fare una manovra correttiva finanziaria e poter mantenere il quantitativo di ammortizzatori di integrazione a salari e stipendi (CIG ordinaria e CIG straordinaria).

L’equazione è già fatta: Mancanza di commesse + Mancanza di finanziamenti alle aziende + Mancanza di ammortizzatori = Default aziendali e Licenziamenti.

La situazione è molto, ma molto più brutta, di come sembra.

 

Samuele Grotti

Responsabile Provinciale Enti Locali UDC

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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