Mario Monti getta finalmente la maschera, con una dichiarazione contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso dimostra la sua conversione da leader Europeo a bulldozer del Vaticano.
Una dichiarazione contro le famiglie omosessuali, quella dell’attuale Capo del Governo, che lo allontana anni luce dagli leader europei, evidentemente i lunghi anni passati in Europa non sono serviti a molto, non è solo sulle questioni economiche che l’Italia dovrebbe allinearsi all’UE ma anche sul riconoscimento dei diritti: sono molti i paesi europei che hanno infatti approvato leggi di tutela e piena parità per le coppie gay e lesbiche e per le famiglie omogenitoriali.
Ma Monti non è l’unico che propone nel 2012 un programma politico che discriminerà gli omosessuali senza dare finalmente una soluzione alla questione aperta dei loro diritti umani negati; le dichiarazioni d’intenti di Berlusconi non sono minimamente credibili dato che solo qualche mese fa il Cavaliere ha pubblicamente fatto battute omofobe del tipo: “E’ meglio essere appassionato di belle donne che essere gay”.
Troppo deboli e poco incisive appaiono anche le dichiarazioni di Bersani sul tema del riconoscimento delle unioni civili: ha parlato di un istituto giuridico ad hoc per le coppie omosessuali, sul modello tedesco, ma sarebbe come se, sessant’anni fa, per superare la segregazione razziale fossero stati istituiti autobus riservati alle persone di colore, ovvero garantendo il diritto al trasporto pubblico ma non il superamento della discriminazione.
Nel 2012 l’unica strada percorribile è quella dell’accesso al matrimonio egualitario per tutti, senza se e senza ma, ogni altra soluzione, oltre ad essere parziale e al ribasso, risulterebbe incostituzionale perché contraria al principio di uguaglianza.
Arcigay Arezzo
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