Il Coordinamento Provinciale del Partito Democratico esprime la propria forte preoccupazione e vicinanza verso le Amministrazioni Comunali per questa fase di grande incertezza politica e sociale in concomitanza con la predisposizione dei Bilanci di Previsione 2013. Sono molti, infatti, i nodi non risolti che mettono in allarme i nostri Amministratori e che invece necessiterebbero di risposte adeguate da parte di un Governo nel pieno dei suoi poteri:
i problemi generati dal patto di stabilità interno che non consente, anche in presenza di risorse adeguate, il pagamento ad aziende ed imprese di quanto legittimamente dovuto;
l’incertezza sui trasferimenti dello Stato e l’ammontare del gettito IMU;
se non bastasse tutto ciò, sta sempre più montando il disappunto e l’incertezza sull’applicazione della nuova tassa la Tares ( tassa rifiuti e servizi).
Su questo tema il Coordinamento Provinciale intende avviare un’iniziativa più ampia, di area vasta, a rinforzo di quanto già deciso dai Sindaci delle Provincie di Arezzo, Siena e Grosseto nelle settimane scorse, e cioè nel chiedere con forza al Governo Centrale, sostenendo l’azione dei parlamentari PD, di rivedere questa nuova forma di prelievo sia nei tempi di applicazione, sia per gli esborsi aggiuntivi che essa produce verso famiglie ed imprese.
Questa tassa, infatti, così com’è strutturata, avrà un impatto finanziario molto rilevante sulle tasche, già disastrate, dei cittadini poiché prevede che tutti i costi che riguardano il ciclo dei rifiuti, e che attualmente i comuni calmieravano attingendo alla fiscalità generale del proprio ente , siano totalmente a carico di famiglie ed imprese generando aumenti molto significativi. Oltre a questo è previsto un prelievo di 30 cent/€ per ogni mq di proprietà posseduta che si paga al Comune ma che il Comune stesso, svolgendo una funzione di mero Gabelliere, dovrà riversare interamente allo Stato.
Il Coordinamento Provinciale PD Arezzo chiede quindi che, in una fase così prolungata di recessione economica e crisi dell’occupazione, venga da subito stoppata l’entrata in vigore della Tares e che sia, contestualmente, consentito ai Comuni di applicare la tassazione precedente (Tarsu o Tia), poiché questo stato di cose sta provocando una seria difficoltà di cassa per i Comuni e le aziende del settore.
Coordinamento Provinciale PD Arezzo