Speravo sinceramente che questa insensata polemica, che nulla ha a che fare con la politica e il suo compito di dare risposte ai problemi di Castiglion Fiorentino, si evitasse, ma visto il nuovo richiamo alla mia vicenda personale vorrei offrire un nuovo spunto di riflessione. Secondo la “logica” che il Comitato porta avanti, nella nostra comunità ci sono almeno qualche centinaia di dipendenti dell’ Eridania-Sadam.
Infatti io sono come tutti quei giovani che nel corso degl’anni hanno svolto un lavoro stagionale che gli ha permesso di mettere da parte un po’ di soldi che sono stati in molti casi fondamentali per poter completare gli studi, pagarsi le vacanze, comprarsi quello di cui avevano bisogno, senza pesare sul bilancio delle proprie famiglie. Un ragionamento più serio, che andrebbe invece fatto, è quanto l’assenza di questo tipo di reddito pesa effettivamente sulla nostra comunità. Quanti commercianti, quanti giovani, studenti e non, hanno perso dall’assenza di questa opportunità? Queste riflessioni forse non colpiscono chi ha rendite personali o ha comunque garantito il proprio sostentamento in altro modo..che dire: beati loro!! In tutta sincerità, non vedo come questo possa mettere in discussione la mia onestà intellettuale o essere d’ostacolo per il ruolo che rivesto; forse ritengono che chi decide di offrire il proprio contributo alla collettività, debba essere fuori da tutto. Ma allora mi domando, come si possono trovare soluzioni ai problemi quotidiani, se il proprio quotidiano non coincide con quello di chi si cerca di aiutare?
Antonio Aurilio