Non c’è giorno che passa, senza che il PD non riesca a manifestare le sue vesti migliori. I tenenti o i luogotenenti non perdono occasione ad avvicendarsi nel difendere e proteggere anche chi, oramai, è palesemente da condannare.
Inviterei pertanto la cittadina Brunella Alcherigi, da pochi anni residente a Castiglion Fiorentino, di rivedere la sua posizione nei confronti del contenuto della lettera indirizzata al Presidente Rossi della Regione Toscana, da parte della Lista civica ” Cittadini in Comune”.
Brunella dovrebbe soprattutto abbassare il tono delle sue considerazioni, poiché le motivazioni che hanno spinto a scrivere a Rossi, non sono state dettate dalla “spasmodica ricerca di responsabilità personali”, come lei vorrebbe fare credere, quanto da principi ben più nobili, cui noi ci attiviamo a difendere e divulgare, quali la libertà di pensiero, il bisogno di un vivere democratico e la necessità di una giustizia seria, capace di tutelare ogni cittadino castiglionese, incolpevole di tale situazione. Forse l’atteggiamento di Alcherigi, quale esponente del direttivo del PD locale, è da unirsi alla ‘bassa’ difesa, presentata oggi nei media, dal Sindaco di Lucignano Maurizio Seri, a favore dell’amico Brandi.
Con essa, si vuole fare ‘morale’ nei confronti di chi non capisce, quanto Brandi e i suoi collaboratori, abbiano amministrato per il pieno sviluppo della propria comunità, di chi non vuole riconoscere o accettare i motivi denunciati da Brandi in merito al disastro finanziario. Ma i cittadini, al contrario, rimangono della convinzione che, forse certe responsabilità, non vanno ricercate solamente nei mancati finanziamenti dello Stato, quanto nella cattiva progettazione di spesa, di cui Brandi ne è stato maestro. Non si può spendere quello che non c’è, non si può offrire il benessere, quando non ci sono le condizioni per mantenerlo. La storia ci insegna che le forme clientelari politiche, a lungo termine, non pagano per quanto seminato. Non possiamo adesso fare allarmismi o proclami, perché i cittadini si mostrano coraggiosi, ribellandosi in nome della ‘verità’ che esigono conoscere.
I “Cittadini in Comune”, cara Brunella, non è che non pensano alle conseguenze, cui potrebbero incorrere a seguito della nomina del Commissario. Ne ritengono, a differenza vostra, un’opportunità per conoscere i fatti, i perché e i come di così cotanto ‘ammanco’fuori e dentro bilancio. E’ un reato pretendere il conto consultivo dello stato dell’arte del nostro Comune?
Non è che noi riteniamo secondario il risanamento o non accettiamo le soluzioni di aiuto, vogliamo che tutto ciò però avvenga nella chiarezza e trasparenza di una lealtà e onestà politica, non quindi, di semplice e mera salvezza partitica o di salvataggio personale di un segretario locale.
Al Sindaco Seri che declama che: ” la forza e i valori della sinistra sono la solidarietà ed il farsi carico come comunità delle singole criticità..”, gli suggerirei di impegnare e spendere le proprie forze in azioni solidali ben più nobili della misera difesa dei compagni di partito. Compagni, tra l’altro, indifendibili per il comportamento irrispettoso tenuto nei confronti dei cittadini e per l’irresponsabilità mostrata nella gestione dei Bilanci dal 2005 ad oggi,, come le gravi illegittimità degli Ispettori delle Finanze evidenziano.
Caro Sindaco, perché vuole aiutare un Comune non all’altezza della situazione? Perché vuole sacrificare altre Amministrazioni virtuose, chiedendo aiuti alla Regione o ai Comuni limitrofi? La sua è solidarietà vera o solo solidarietà di sinistra? Perché si preoccupa tanto di noi e del suo amico? Forse, perché anche lei, è impossibilitato dai tagli del governo? Ricordo che voleva dimettersi, anzi non capisco perché ancora non lo abbia fatto, vista la sua profonda convinzione con cui si era presentato ai media. Se vuole la solidarietà dei castiglionesi, provi a fare qualche ‘maggiolata’ in meno, a investire per nulla nel sociale, nelle mense comunali, nei servizi dei trasporti, nella cultura, nei giovani, nella Pro Loco, nel cup….e in altro ancora, come sta avvenendo qua da noi, probabilmente i suoi concittadini lo giudicherebbero in maniera diversa e, furiosamente, si domanderebbero come i nostri … MA CHE COLPA ABBIAMO NOI!
Anna Gloria Devoti consigliera Lista Civica “Cittadini in Comune”
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Scusi, Signora Devoti
ma il candidato a Sindaco di "Cittadini in Comune", Caporali, non era consigliere comunale Pd e di maggioranza quando governava Brandi ?
Quindi, si presume, ha approvato i bilanci 2009 e 2010, da cui sono scaturiti i rilievi del Ministero delle Finanze.
Lo stesso Caporali, alla data del 30 aprile 2011, era in Consiglio Comunale: perchè non ha chiesto a Brandi e Cesarini (allora assessore) le ragioni per le quali non era approvato nei termini il Consuntivo 2010??
Lei Signora Devoti ha certamente pieno titolo, per la sua storia anche nel centro destra, di ricordare la cattiva amministrazione Brandi- Cesarini, ma il suo capolista alle elezioni comunali era Caporali !!
Delle due l'una: o il Consigliere Caporali non si è avveduto di quel che accadeva, e quindi appare difficile che possa candidarsi a sindaco se non conosce le dinamiche del bilancio; oppure ha politicamente sostenuto Brandi senza occuparsi di altro, e ciò, sempre sul piano squisitamente politico, appare ancor più incomprensibile.
Gradirei rispondere ad Antonio Ceria, in quanto le sue osservazioni non offrono alcuna soluzione in merito alla gravosa situazione finanziaria . Non è certamente ricordandomi dell’appartenenza di Ugo Caporali all’Amministrazione Brandi, a consentirmi di trovare, come si suole dire, “il bandolo della matassa”,visto che né i Revisori dei conti, né la Corte dei Conti ,vidimando i bilanci pregressi, sono riusciti a evidenziare le 16 illegittimità presenti dal 205 al 2010, come poi hanno fatto, nel marzo 2011, gli ispettori Ministeriali delle Finanze. Non è questione di maggioranza o minoranza, quanto di trasparenza e lealtà politica. Ugo Caporali ha avuto il coraggio di uscire da un sistema mal condotto ed ha chiesto, come altri cittadini castiglionesi, l’intervento della Magistratura per una giustizia dovuta. Chi ha sbagliato dovrà pagare ed anche lui, se ci saranno gli estremi , è pronto a farlo. C’è chi fa politica in un modo e chi in un altro. Certi atteggiamenti, di scarsa trasparenza o di pochezza politica, non fanno parte della nostra indole o condotta di vita, che vanno al di sopra, dall’essere di destra o di sinistra. Devoti Anna Gloria