Il Sig. Aurilio Antonio, segretario del PD di Castiglion Fiorentino, neofita della politica ma già consumato allievo dell’arroganza di potere, il 25 novembre 2012, con atto arbitrario e illegittimo e con una motivazione degna del più bieco stalinismo: non ti faccio votare perché sei Consigliere Comunale di una lista civica avversa a quella del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino e quindi sei incompatibile con il centrosinistra.
Prima di tutto, una menzogna, perché il cosiddetto “PD ufficiale” non era in lizza nelle elezioni comunali con il suo nome e con il suo simbolo ma con il nome e il simbolo della Lista Civica Rinnovamento per Castiglioni.
Ma soprattutto si tratta di arbitrio e prepotenza, perché ha negato quel diritto di voto riconosciuto dal Regolamento delle Primarie a tutti i cittadini che sottoscrivono la Carta di intenti del centrosinistra, senza discriminazioni di sorta. E Filippi chiedeva di farlo.
Per di più, Paolo Filippi è stato sempre iscritto al PD e da sempre è sostenitore del centrosinistra. Caso mai, a differenza del sig. Aurilio, ha il merito di aver detto sempre la verità sul disastro amministrativo commesso dai sodali del segretario, ha dimostrato di non cercare cariche e posti per interessi e ambizioni personali e di mettere a disposizione il suo tempo libero per gli interessi preminenti della popolazione castiglionese.
Virtù che sono patrimonio del centrosinistra, affermate vistosamente dalle Primarie.
Paolo Filippi ha fatto ricorso contro quella decisione arbitraria al Comitato Provinciale dei Garanti delle Primarie il quale non ha avuto difficoltà a riconoscere il suo diritto di voto, evidenziando l’irregolarità consumata a suo danno nella prima giornata delle Primarie.
Così ha votato al secondo turno. Giustizia è fatta, purtroppo a metà.
Le Primarie hanno molti significati, ma c’è una lezione che vale in particolare per il cosiddetto “PD ufficiale” di Castiglion Fiorentino: la politica sana, quella che vogliono i cittadini, non ha nulla a che fare con la menzogna, con l’arroganza, con la prepotenza, con il settarismo e con lo spirito di vendetta dei piccoli ascari locali.
“Bisogna dire la verità al Paese” ha gridato con calore Pier Luigi Bersani nel suo discorso della vittoria,
E’ quello che Area Democratica dice da sempre, fin dalla sua costituzione.
Cambia il vento in Toscana e in Provincia ma a Castiglion Fiorentino i sistemi sono sempre gli stessi.
Allora è tempo che chi di dovere riporti la serietà, l’apertura ai cittadini e la democrazia nel PD Castiglionese, dove queste cose da tempo non sono più di casa.
Ufficio stampa – Area Democratica
Castiglion Fiorentino 4 dicembre 2012
[.noresp.]