{rokbox title=| :: |}images/riccardotorresi.jpg{/rokbox}Non entro mai nelle polemiche fini a se stesse ma questa volta non posso far altro che dire semplicemente la mia su quanto successo in conferenza dei capigruppo sabato 19 giugno.
Anzi voglio fare, dopo una sintetica mia opinione, solamente la cronaca, come un giornalista, di quanto è accaduto sotto i miei occhi. Così che ogni cittadino che legge potrà trarre le proprie personali opinioni.
La Conferenza dei capigruppo ha il compito di decidere l’ordine degli argomenti da portare, trattare, analizzare in Consiglio Comunale.
Un compito tanto importante quanto simbolo di trasparenza, di “voce” della cittadinanza, perché in Consiglio dovremmo sempre portare la voce dei cittadini, qualunque essa sia.
Quando poi gli argomenti da trattare sono argomenti fondamentali della nostra vita comunale, tutti, dico tutti, dovrebbero concordare nell’importanza di un dibattito leale e corretto in consiglio.
Sabato ci siamo trovati di fronte alla possibilità di portare in Consiglio un Ordine del Giorno riguardante il tema tanto caro ai cittadini del Comune: il tema delle Biomasse di Renaia.
Lo spunto è partito dal PDL per Cortona, uno spunto che tutti avrebbero dovuto cogliere, per poi modificare, integrare, magari anche criticare.
Io lo avrei fatto: avrei analizzato il contenuto, avrei proposto modifiche, avrei potuto magari anche stravolgere l’intero testo. Ma mai mi sarei tirato indietro, davanti a questo “obbligo morale” che sento: analizzare in consiglio i temi cari alla cittadinanza.
In consiglio comunale ognuno avrebbe potuto (anzi dovuto) dire la Sua opinione. Anche la propria personale, magari anche diversa (su un tema civico) a quella del partito rappresentato. Perché la questione civica merita trasparenza e merita dibattito.
E invece la cronaca racconta questo: il capogruppo del PD si è rifiutato di portare questa questione nel consiglio comunale di giugno, adducendo che per un tema cosi “caldo” servivano tanti giorni di riflessioni (dieci non bastavano) e di concerto all’interno del partito, per poi arrivare ad una decisione da “illustrare” al consiglio comunale di luglio.
Il Presidente del consiglio comunale ha – forse era ovvio, ingenuo io a pensar diversamente – avvallato l’idea del capogruppo (suo capogruppo), non mantenendo a parer mio una posizione di super partes, come avrebbe dovuto fare.
Due sono le valutazioni:
– dopo quasi un anno di “vera battaglia” del comitato tutela Valdichiana, si ha ancora bisogno di ulteriori giorni per capire cosa i nostri cittadini vogliono da noi “loro rappresentanti locali”?e cioè appoggio, non solo formale, ma vero, un appoggio che deve significare trasparenza, vero amore per il nostro territorio.
– Non è ancora certo che si terrà un consiglio comunale…. e ciò significa che la questione potrebbe essere analizzate a settembre!!!!!
Rimandare significa fregarsene.
La posizione del capogruppo PD non è stata criticata da quello di Rifondazione Comunista, il quale ha spiegato come all’interno del proprio partito sia cambiata la “linea” sul tema Biomasse.
Staremo a vedere….. certo è che nessuno dimentica il comunicato (presente anche qui nel Pollo)a dir poco ambiguo uscito nei giorni successivi alla notizia “bomba” di Renaia. Un comunicato che se nella prima parte sembrava appoggiare appieno lo spirito del comitato nell’ultima si affrettava – a scanso di equivoci – a ribadire la fiducia all’attuale maggioranza.
A titolo di cronaca la Federazione Sinistra della Provincia la pensa in modo diverso ( un rappresentante era anche presente all’ennesima riunione del comitato a differenza dei tanti assenti, seppur invitati, della maggioranza).
Io vorrei sapere il loro personale punto di vista. Ma perché nessun consigliere di maggioranza, esclusi i capogruppo, ha mai voluto esprimersi in modo personale né su questo né su altri temi.
Ma, dico io, è gratificante “nascondersi” sempre dietro al proprio partito?
La conclusione di questa cronaca, mista (chiedo scusa) ad amarezza e passione, è una sola: il consiglio comunale tutto, nel suo insieme, poteva uscire con una presa di posizione univoca appoggiando il Comitato. Era una grande occasione. Persa
Io, voglio sottolinearlo, avrei magari modificato il testo presentato dal consigliere comunale Meoni, magari forse anche stravolto, o quanto meno integrato.
Ciò non sarà possibile (a meno di miracoli dei piani alti del Palazzo) nel prossimo consiglio.
Un’amarezza. Quando rimandare sembra fregarsene