{rokbox title=| :: |}images/piazzaitaliachianciano.jpg{/rokbox}Senza voler mettere il dito nella piaga alcune valutazioni in merito alla nuova viabilità di Piazza Italia appaiono doverose anche sulla base delle numerose proteste da parte di commercianti ed albergatori che continuano a pervenire, anche personalmente, in questi giorni.
Innanzitutto desta molte perplessità la gestione dell’intera vicenda. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale a fronte dei reiterati inviti da parte di noi consiglieri di opposizione a sospendere momentaneamente il progetto per valutare alcune criticità emerse, la giunta comunale ha scelto la linea dell’autoreferenzialità ribadendo la ferma volontà di andare avanti a spron battuto.
Peccato poi che a distanza di pochi giorni si è invece proceduto a stravolgere completamente il progetto, cambiando il senso di marcia, senza che di tutto ciò nessuno fosse informato.
Questo se da un lato denota una significativa mancanza di rispetto nei confronti del consiglio comunale dall’altro dimostra il caos e l’assenza di una definita visione politica che attualmente è presente nell’amministrazione.
Una strategia “a tentativi” che emerge anche dalla incapacità di saper chiarire quello che dovrà essere l’assetto urbanistico del nostro centro cittadino in futuro.
È opportuno o meno chiudere completamente al traffico Piazza Italia? Una parte di Viale Roma deve essere o meno pedonalizzata?
Evidentemente tali questioni meritavano una discussione approfondita, contestualmente alla elaborazione del nuovo progetto.
Ma anche al di là di tutto ciò rimangono gli oggettivi disagi arrecati alle attività produttive e soprattutto le criticità riscontrate in merito alla sicurezza.
Nell’impossibilità di realizzare una rotonda all’altezza delle ceramiche Barbetti, l’incrocio risulta molto pericoloso soprattutto a causa della possibilità di svolta verso Piazza Italia da parte dei veicoli provenienti dalle Ribussolaie.
Ma non solo, i nuovi parcheggi a spina di pesce lungo il viale rischiano anch’essi di congestionare il traffico a causa della riduzione della sede stradale. Non era dunque meglio rinunciare a qualche posteggio per realizzarli in maniera parallela allargando la carreggiata e consentendo un’intersezione in sicurezza da parte delle auto in sosta?
Forse questo accorgimento potrà anche essere apportato ma poi sono comunque i chiancianesi ogni qualvolta a pagare il prezzo dei continui ripensamenti.
Infine alcune considerazioni in merito al conseguente aumento del traffico veicolare in Viale Di Vittorio/Viale Lombardia.
In consiglio comunale feci notare che la curva all’altezza dell’Hotel Cristallo poteva rappresentare un punto critico per la sicurezza a causa delle auto parcheggiate che ostacolano la visuale e dei pullman turistici che spesso sono soliti sostare in quel punto. Anche in questo caso nessuna iniziativa è stata presa per porvi rimedio.
Se a ciò uniamo la sconnessione della strada e la scarsa illuminazione che caratterizza tutto il percorso dei viali risulta palese come il tratto stradale in questione appaia del tutto inadeguato a sostenere il maggiore afflusso di automezzi.
Questi sono i punti sui quali l’amministrazione è chiamata a rispondere immediatamente nella speranza che la ragionevolezza possa tornare a dettare le scelte strategiche per il rilancio della nostra stazione termale
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