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‘Abbiamo deciso di votare No’, assemblea pubblica a Camucia il 16 Novembre

Esperienze diverse, ma valori comuni: quelli del centrosinistra e della tradizione democratica italiana. Per questo tanti cittadini della Valdichiana, amministratori, militanti politici, esponenti della società civile e del mondo associazionistico laico e cattolico si sono uniti in un fronte comune, decidendo di votare No al referendum costituzionale del prossimo 4 Dicembre e sottoscrivendo un appello che in queste settimane ha raccolto moltissime adesioni in provincia di Arezzo e nel nostro territorio

L’obiettivo condiviso è quello di dare un contributo per fermare un percorso condotto a colpi di maggioranza e personalismi che, se non sarà respinto, indebolirà la nostra democrazia parlamentare e la rappresentanza popolare, con gravi effetti anche sulle realtà locali

Di tutto questo e di quale siano invece le vie possibili per una seria riforma delle basi democratiche del nostro paese, si parlerà alla Sala Civica di Camucia il prossimo 16 Novembre, in un’assemblea pubblica aperta a tutti  che avrà inizio alle ore 21, insieme all’On. Arturo Scotto e ad Andrea Vignini.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Un incontro l'11, promosso dalla Lega e uno il 16 novembre promosso da cittadini di sinistra e centro sinistra. Tutti e due per spiegare le ragioni del no al referendum che si terra' a Dicembre. Si son date e si daranno ragioni diverse? Non lo credo ma se anche fosse si tratta sempre di convincere a votare 'no'.
    Ma se il no e' no, perche' queste divisioni? Non sarebbe stato meglio un unico incontro apartitico? In Italia questo e' impossibile per questo sia che vinca il si, sia che vinca il no non si vedranno grandi cambiamenti. Continuera' il solito gioco fra fazioni sempre piu' divise e chi ne fara' le spese saranno, come al solito,i semplici cittadini.

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Michele Lupetti
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