{rokbox title=| :: |}images/pensilinafirenze.jpg{/rokbox}Stanno distruggendo il mostro in cemento armato e ferro, una pensilina orribile che creava un’intercapedine tra la stazione di Firenze Santa Maria Novella e la città. Progettata nel 1987 dall’architetto Toraldo di Francia e realizzata nel 1990 in occasione dei mondiali di calcio, era diventata un ricettacolo di barboni e sbandati. Avevano avuto perfino il coraggio di circondare i pini con manufatti cilindrici in cemento armato, diventati orinatoi inavvicinabili e maleodoranti.
Il contrasto era stridente: da una parte l’avveniristica stazione progettata dall’Architetto Michelucci e dai suoi giovanissimi collaboratori per essere inaugurata nel 1935 nel “deprecato” ventennio fascista, dall’altra una delle realizzazioni più fallimentari delle giunte di Sinistra che in tutta Italia producono disastri ambientali e oscenità, sperperando denaro pubblico. Non sappiamo quale sia stata la parcella dello sconsiderato ideatore di questa schifezza, perfettamente in linea con chi ha progettato le “Vele” a Napoli ed il “serpentone di Corviale” a Roma, un edificio orribile e fatiscente lungo un chilometro e destinato ad “alloggi popolari” che ha fatto scomparire il celebre “Ponentino” dalla Città Eterna.
Non sappiamo neanche quanto sia costata la pensilina.
Sappiamo con certezza che alla sua demolizione sono stati destinati oltre 70.000 Euro per ridurre in polvere e cancellare per sempre il prodotto di una scelta sciagurata.
Emblematiche le parole pronunciate con grande onestà intellettuale dal sindaco di Firenze Matteo Renzi: “Vogliamo fare in modo che la stazione di Santa Maria Novella non sia un luogo di degrado e di mancanza di decoro, e ritorni all’impostazione originaria che gli aveva dato Michelucci”.
A Cortona la Sinistra ha fatto perfino peggio, spendendo alcuni miliardi di vecchie lire per costruire un impianto termale a Manzano, che avrebbe dovuto produrre ricchezza ed occupazione, facendo la concorrenza a Chianciano e Montecatini.
Dopo averlo destinato per anni alla “Sagra del Piccione”, manifestazione gastronomica prestigiosa e nota in tutto il mondo (…), è stato demolito l’hanno scorso tra le battute salaci ed i commenti feroci della cittadinanza.
Credo che si debba aprire una riflessione per rendere giustizia ad un periodo della nostra storia dove era altissimo il senso dello Stato, le opere pubbliche venivano realizzate nell’interesse della popolazione e si integravano perfettamente nel contesto urbanistico delle città, non esistevano “i furbetti del quartierino”, i profittatori, i delinquenti ed i comitati di affari che ci ha regalato l’antifascismo.
Altro che “Male Assoluto” come lo definisce Fini Iscariota!
Il Fascismo ha saputo edificare città come Latina, Aprilia e Pomezia, grandi impianti sportivi come il Foro Italico a Roma, le strade più belle del mondo come Via della Conciliazione e Via dei Fori imperiali.
In quella pensilina fatta a pezzi frettolosamente nel mese di agosto c’è tutto il fallimento di questa Sinistra.
Dove governano sanno produrre soltanto disastri e macerie
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