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A Cortona figli di un Dio minore

Nonostante, o forse grazie, al disinteresse dei nostri amministratori locali i motori di Renaia hanno iniziato a girare. Non molti se ne sono accorti perché , al momento in cui scriviamo, li fanno girare solo di notte o nei fine settimana ( chissà poi perche?!); ma basta chiedere al vicini, che già ora non riescono a dormire infastiditi da un rumore che fa già rimpiangere il precedente silenzio notturno.

La lettura dei giornali di questi ultimi giorni induce a riflessioni tutt’altro che ingiustificate.

Il pavoneggiarsi del nostro Sindaco per le eccellenze di Cortona, (sottintendendo meriti esclusivamente suoi e della sua giunta), per le numerose iniziative culturali che fanno brillare Cortona in un firmamento di altre pallide realtà, è forse giustificato.

Il vantarsi per il primato provinciale di impianti fotovoltaici e risparmio di CO2 è invece assolutamente ingiustificato. In primo luogo perché l’istallazione di impianti ad energia solare la dobbiamo esclusivamente all’iniziativa e agli investimenti di imprenditori e privati cittadini che riescono a coniugare benefici ambientali e profitto , senza spregio per il benessere della comunità. In secondo luogo perché trascura di calcolare l’impatto negativo di altri impianti, quelli a biomasse non di filiera e non per autoconsumo, che annullerà ogni beneficio derivato dall’energia solare.

E’ evidente invece la netta differenza tra l’amministrazione cortonese e quella dei comuni limitrofi nell’affrontare le minacce ambientali incombenti sull’intera vallata.

Tralasciamo la vicenda castiglionese, talmente abnorme e nebulosa da meritare separate valutazioni.

Meditiamo invece sugli atteggiamenti tenuti dai sindaci dei comuni limitrofi quali Arezzo, Lucignano, Marciano, Foiano e Sinalunga.

In questi comuni, amministrati da identici schieramenti politici, c’è un tale fermento che, se ancora non riesce a tranquillizzare i cittadini sul loro futuro, fa presagire un atteggiamento quantomeno consapevole dei seri rischi per la salute , l’economia e l’ambiente che comporterà l’aprire il proprio territorio ad attività puramente speculative riguardanti le energie rinnovabili e i rifiuti.

Il Nostro tagliatore di nastri invece nelle Conferenze dei Sindaci mena vanto di meriti che non ha. Palesa interesse per le tematiche ambientali solo fuori dai confini del nostro territorio , vantandosi in ogni circostanza di essere stato scelto quale referente per l’energia in seno all’ANCI grazie alla sua integrità e competenza, omettendo però nel suo comune ogni precauzione e ogni attività di prevenzione e controllo, come imposto dal suo mandato di tutore della salute pubblica. Questi atteggiamenti sono richiesti dalle normative nazionali e internazionali a tutti gli amministratori pubblici quando si tratta di decidere su tematiche con possibili ricadute ambientali e a tutele dei beni comuni.

Il nostro Sindaco invece cerca di giustificare l’iniziale atteggiamento superficiale, e colpevolmente omertoso, adottato dal comune all’inizio della vicenda Renaia ( nel lontano 2008) con un intransigente e imparziale rispetto delle norme e delle procedure, quasi a sottintendere” ma quanto sono sciocchi e ignoranti quelli di Foiano!”.

Nonostante le sue promesse di vigilare sul cantiere di Renaia ha interrotto ogni contatto con i cittadini preoccupati, ignora ogni sollecitazione, sordo e cieco a tutto ciò che non lo porterà a primeggiare sulle pagine dei giornali.

Risponde stizzito a ogni critica ma si dimostra privo di autorità e autorevolezza nell’ esigere il rispetto delle sue stesse ordinanze.

E’ forse troppo occupato a compiacere i suoi capi e capetti, lanciatissimo verso un futuro politico extra-comunale per preoccuparsi di ciò che , in fondo, non gli procurerebbe che fastidiose perdite di tempo.

Se da una parte non criminalizziamo le sue legittime ambizioni , anche se non si è ancora accorto che l’aria è cambiata ,lo richiamiamo alle sue responsabilità amministrative e politiche.

E ci auguriamo che non arrivi mai il giorno in cui, come accaduto in altre realtà a forte richiamo turistico , si accorgerà e ci accorgeremo quanto il turismo, che insieme alle produzioni artigianali e agroalimentari rappresenta la principale risorsa del nostro territorio, possa essere anche cannibale e infedele.

E’ cannibale quando condiziona una meta turistica sino a stravolgerne l’identità, gli stili di vita, le abitudini e i valori tipici locali; quando costringe a seguire un’ unica direzione trascurando percorsi solo apparentemente ininfluenti; costringendo poi a di nascondere realtà scomode dietro paraventi di plastica. Diventerà infedele nel momento in cui la realtà che si troverà davanti non corrisponderà più a quella che si aspettava; allora non basteranno più le mostre o le mura etrusche a trattenerlo se tutto intorno aleggerà un’aria non più fina, un paesaggio non più leonardesco ma anche fili di fumo, rumori e odori sgradevoli lungo percorsi storici orgogliosamente venduti come recuperati all’incuria e all’abbandono. E cercherà altre mete.

A quel punto il Nostro dovrà spiegarci perché ha contribuito, non opponendovisi, alla realizzazione di impianti inquinanti e colate di cemento. Dovrà inoltre spiegarci perché le nostre bollette elettriche non calano e perché invece aumentano le nostre tasse sui rifiuti, dal momento che siamo buoni ultimi nella raccolta differenziata e spendiamo cifre stratosferiche per incenerire anziché differenziare.

Dovrà spiegare a tutti, anche ai suoi figli, perché quando ne aveva il potere non si è curato dell’aria, dell’acqua, del suolo e della salute dei suoi cittadini. Non sarà sufficiente raccontare della costruzione della fonte pubblica per l’ acqua potabile se non sarà in grado di dimostrare di aver combattuto contro l’inquinamento delle falde ; non sarà sufficiente vantarsi dell’ampliamento dei servizi sanitari se non sarà in grado di dimostrare di aver intrapreso attività di prevenzione delle malattie dovute all’ inquinamento ambientale.

Forse lo soccorrerà il suo Partito che, all’indomani della costituzione del comitato per la tutela del territorio cortonese, volendo stroncare sul nascere una immaginaria forza politica antagonista, ingenuamente diffuse il comunicato qui riportato.

Ma il Partito, a sua volta, dovrà spiegare ai suoi elettori e ai suoi alleati di governo, perché a Foiano di fronte ad analoghe problematiche, per i medesimi motivi, lo stesso partito si è spinto a difendere il suo NO a impianti simil –Renaia fino davanti al Tribunale Amministrativo Regionale.

E mentre aspettiamo queste risposte non ci si meravigli se altri impianti a biomasse, a scopo esclusivamente speculativo, (come riferiscono fonti riservate ma attendibili)si insedieranno in altre frazioni del nostro Comune, a tutt’oggi l’unico che in tutta la vallata accoglie ciò che gli altri comuni rifiutano.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Interessante ed enciclopedico articolo. Ne prendo atto. Così come prendo atto delle opinioni che vi sono espresse con lussureggiante facondia. Tutte opinioni legittime, s'intende, ma che il sottoscritto altrettanto legittimamente non condivide. Non entro nel merito perchè l'ho già fatto molte volte in passato e perchè so che sarebbe inutile di fronte a queste numerose e marmoree certezze. Dico solo che tutto quello che faccio o non faccio quotidianamente risponde alle mie convinzioni, alle oggettive condizioni che ci troviamo a vivere e, non in ultima analisi, ma anzi in primis, alle leggi. Ai miei figli racconterò con orgoglio che ho seguito le mie convinzioni e la mia coscienza, anche quando era difficile, anche quando sembrava che fossi solo. Cordiali saluti.
    P.S. Voglio concludere con un tocco di leggerezza. Leggo testualmente, riferito al sottoscritto, che sarei "lanciatissimo verso un futuro politico extra-comunale", ebbene anche in questo caso le certezze dell'estensore dell'articolo sono ben superiori alle mie. In questo caso però, confesso che non mi dispiacerebbe avere torto.

  • politica non è "narrazione" come si ama dire oggi, né movimentismo fumoso e chiacchierone; fare politica,anche attaccando un amministratore, come in questo caso, significa si ascoltare il cuore ma poi, prima di parlare, spegnerlo e accendere la ragione critica, che indichi fatti concreti, eventuali scelte alternative, entrambi supportati da numeri, cé, per quanto ci si indigni e si spettegoli, alla fine le questioni della politica tutte si riconducono ai numeri che esprimono la praticabilità e la fattibilità delle idee proposte o delle critiche

  • Una breve considerazione: l'operazione Renaia è un'operazione guidata da una parte del partito di maggioranza relativa nella provincia di Arezzo. Queste operazioni, dannose per l'immagine, e per di più, ininfluenti per l'occupazione, sono appoggiate, guidate da alcuni assessori provinciali.

    Esprimo il pieno appoggio al Comitato. Rispettare le leggi? Proprio l'opera del comitato ha dimostrato quanti "errori" contengano le pratiche amministrative, quante omissioni vi siano a livello pubblico-politico.

  • Al Signor Bellicampi il ringraziamento per averci accomunato al movimentismo fumoso e chiacchierone che negli ultimi anni ha permesso di scoprire tante malefatte perpetrate in nome del rispetto formale delle leggi e a danno degli ignari cittadini.
    Quanto al binomio inscindibile tra numeri e politica , eviterei di parlarne visti i tempi e i costumi. Siamo invece a completa disposizione per illustrare i numeri che abbiamo usato per contestare il progetto; numeri attendibili a quanto pare , visti i ripetuti rimaneggiamenti e correzioni imposti agli stessi dalle autorità.
    Quanto alle scelte alternative ad un errore è ovvio che è meglio non fare niente ( nel nostro linguaggio si direbbe "alternativa ad impatto zero"). Se proprio dobbiamo scegliere ci vanno bene tutte le energie alternative,escluse quelle che prevedono la combustione.
    Riconosciamo ad Andrea Vignini l'incondizionato diritto ad aver proprie convinzioni e ad agire di conseguenza.
    Al Sindaco Vignini invece, proprio perché sindaco e non sovrano ( ...la sovranità appartiene al popolo... art 1 Costituzione Italiana), ricordiamo che quando le sue convinzioni confliggono con l'interesse della collettività, dovrebbe astenersi dal prendere decisioni in materie non di sua specifica competenza se non confortato da opportuni approfondimenti. Ricordiamo ancora l'esilarante difesa dell'olio di palma come combustibile " che non può far male se è anche nella nutella".
    La visione di questo fuoco che purifica è molto letteraria e poco scientifica.
    Grazie alla Testata per l'ospitalità che democraticamente ci concede.

  • Al Consigliere Monacchini voglio dire che sulla prima parte del suo intervento preferisco astenermi dal commentare, questo sia perché non sono a conoscenza delle dinamiche provinciali che egli racconta, sia perché generalmente rifuggo dalle dietrologie. Voglio sottolineare che in questo mio atteggiamento non c’è la minima nota polemica e che le mie parole non sottintendono alcun significato recondito.
    Sulla seconda parte del suo intervento invece voglio dire che ho sempre riconosciuto il ruolo di approfondimento svolto dal Comitato, tanto è vero che, a suo tempo, sulla base delle note dello stesso Comitato, chiesi ed ottenni la convocazione di una seconda Conferenza dei Servizi nella quale alcuni aspetti nebulosi furono corretti e al termine della quale le varie Autorità coinvolte, ognuna per le proprie competenze, hanno ribadito la legittimità dell’autorizzazione e l’assenza di pericoli per la salute e per l’ambiente, assumendosene tutta la responsabilità. Oggi io mi limito a prenderne atto, non potendo, nella mia veste istituzionale, dubitare delle suddette competenze.
    Per quanto riguarda il Comitato, vorrei dire loro che sono disposto a fare mea culpa e ad ammettere qualche dichiarazione improvvida, peraltro devo aggiungere che non fui certo il solo. Basti ricordare l’affermazione, più volte ripetuta, secondo la quale le Centrali di Renaia avrebbero prodotto “odore di patatine fritte”. Frase questa improvvida appunto ed anche improbabile, soprattutto in considerazione che i motori non friggono e che comunque fra i combustibili possibili non risulta che si possano annoverare le patate.
    Voglio inoltre rassicurare il Comitato sul fatto che il sottoscritto non ha alcuna velleità monarchica. Concordo con loro quando affermano che decisioni come queste vadano prese non in solitario, ma confortati da opportuni approfondimenti e, aggiungo io, anche da specifiche competenze. E’ precisamente quello che ho fatto. Ricordo che alla Conferenza di Servizi erano presenti oltre alla Regione, alla Provincia e al Comune anche Usl, Arpat, Vigili del Fuoco, Agenzia delle Dogane e, come ho già detto, tutte queste istituzioni hanno alla fine concluso che non vi fosse alcun pericolo per la salute e per l’ambiente e che quindi nulla confliggeva con l’interesse della Comunità.
    Ricordo infine che tali pareri sono stati confortati dal giudizio del TAR che ha respinto il ricorso che avevate presentato. So che ne avete presentato un altro e attendo rispettosamente il suo esito. Non vi sarà sfuggito che nel primo come nel secondo ricorso il Comune di Cortona non si è costituito in giudizio, segno che il nostro atteggiamento è privo di pregiudizi nei vostri confronti ed assolutamente super partes.
    Concludo avvertendo che non interverrò più sull’argomento perché ritengo quanto scritto finora esaustivo del mio pensiero e del mio atteggiamento ed anche perché non voglio tediare nessuno ripetendo sempre le stesse cose.
    Cordiali saluti.

  • Gentile Signor Sindaco , mi dispiace ma dobbiamo contravvenire alla sua intenzione di chiudere l'argomento per importanti precisazioni che Lei non ha colto.
    Il nostro ricorso al TAR NON è stato respinto: è stata solo ricusata la nostra richiesta di SOSPENSIVA!!!
    Il ricorso è tutt'ora pendente e quelle che lei riceve, se le legge con attenzione, non sono altro che notifiche dei motivi aggiunti via via presentati dai nostri avvocati.
    Vede quante volte si può sbagliare?
    Circa l'odore delle patatine fritte le vorrei ricordare che è un modo di dire popolare per definire l'odore dell'olio di palma caldo...ma potremmo anche chiamarlo odore di bomboloni fritti: l'odore è lo stesso.

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Michele Lupetti
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