Il lavoro , un argomento molto controverso e molto spesso al centro di tanti dibattiti , da quello politico, con toni e visioni ben contrastanti tra loro ma aimè troppo spesso anche al centro di cronache nere. Sogno per qualcuno , addirittura chimera per chi si è rassegnato a non trovarne mai uno, fino a divenire ricordo per quelli che lo conoscevano in un certo modo ed oggi non lo riconoscono più.
Il lavoro è una di quelle cose che è cambiata negli ultimi 20 anni più di qualunque altra , evolvendosi e purtroppo forse troppo spesso , degradandosi e deprezzandosi per andare incontro a certe esigenze di mercato e di sviluppo , dimenticando completamente che i protagonisti del lavoro e prima di tutto essere umani, dovrebbero essere il fine dello sviluppo e dei mercati e non strumento e pedine nelle mani di questi ultimi.
In questa giornata di festa per il 1° Maggio noi del MoVimento 5 Stelle di Cortona non ce la facciamo a stare zitti e vogliamo rendere note le nostre considerazioni sulle ultime notizie che si sono apprese riguardanti certi ambienti che si vorrebbero definire “di lavoro” o peggio ancora, altri che si vorrebbero camuffare da “momento di alta socialità e interesse del bene comune” come volontariato ma che altro non sono che modi per camuffare propagandare e incentivare lavoro gratuito.
Tralasciando la pseudoriforma del lavoro che per molti addetti ai lavori non è affatto una riforma appunto ma solo una cancellazione di certi diritti acquisiti, ( vi invitiamo a informarvi attentamente su cosa è veramente il Jobsact, poi perchè il governo Italiano dovrebbe chiamare i propri provvedimenti come li chiama quello Inglese ed Americano non si capisce proprio visto che tra l’altro siamo in ordinamenti giuridici completamente differenti) vi vogliamo parlare invece di come chi ha organizzato L EXPO 2015 a Milano, vorrebbe il lavoro: ” far lavorare gratis una buona fetta di persone nella manifestazione internazionale di Rho e dei ” fortunatissimi “. Poche centinaia su circa 20.000 impiegati , arriveranno a percepire la ragguardevole cifra di compenso di 400 euro mensili per lavorare da Maggio a Novembre, il tutto ovviamente con la compiacenza delle sigle sindacali italiane.
Infatti negli stand dell esposizione universale troveremo tantissimi “volontari” , cioè lavoratori che svolgono un vero e proprio lavoro , ma che lo fanno “volontariamente” senza alcun compenso pecuniario. Al posto dell’oramai obsoleto salario, i volontari verranno gratificati con pasti caldi e l’attestato da parte di EXPO’ di avere fatto un esperienza molto formativa e per questo di essere oramai (schiavi…ehm pardon..)lavoratori con una certa esperienza , oltre che chiaramente con tutta la visibilità che una vetrina come EXPO’ può dare a chi vi presta servizio.
Questa è la nuova frontiera del lavoro? Lavorare Gratis?
Certo lavorare gratis è già qualcosa se messa a confronto con chi addirittura paga per poter ” fare esperienza ” regalando il proprio tempo a qualcun altro; è la cosa di cui secondo noi invece, non avevamo proprio bisogno con questa crisi voluta ad arte.
Si vorrebbe invece con questi metodi far acquistare forza e competitività ad alcune imprese, ma attenti bene, solo e solamente ad alcune quelle magari più vicine alla classe dirigente politica italiana , tramite i famosissimi sacrifici della classe lavoratrice , sacrifici che da tempo oramai i nostri politici e dirigenti nazionali vorrebbero infondere come necessari all’opinipne pubbica.
Siamo a nostro avviso infatti in un contesto di idee , pericolosissimo , dove il lavoro non si fa dagli uomini per gli uomini (un pò come la democrazia e la politica altri 2 concetti che in questi mesi ci stanno salutando definitivamente ) per le loro esigenze e necessità , ma per la ricchezza dei mercati e per la competitività di poche grandissime imprese multinazionali.
I lavoratori devono costare poco , meglio se niente , questo è il concetto che vogliono far passare come soluzione della nostra crisi economica i vari soggetti: confindustria , FMI e governi di tutta europa asserviti alla finanza.
Bene lasciando anche “l’affaire EXPO’ ” ai dibattiti nazionali , torniamo adesso nei confini della nostra bellissima Cortona.
Anche qui abbiamo un esempio di come il volontariato è creato ad arte per nascondere sotto di esso una propaganda spicciola.
Il progetto ” All’opera per il bene comune” lanciato dall’amministrazione cortonese è l’esempio di cui vi stiamo parlando.
Questo progetto si prefigge come obiettivo quello di impiegare “volontari” nella cura e nella manutenzione degli spazi pubblici della cittadina oltre che per altri ” lavoretti ” utili all’amministrazione , come ad esempio la distribuzione del kit per la raccolta differenziata nel centro storico, cose di cui si dovrebbero senza dubbio occupare o il gestore della nettezza urbana o il comune e che invece vengono demandati a coloro che vengono definiti dall’amministrazione stessa “soggetti disagiati bisognosi di essere coinvolti in attività sociali.”
Bhè che dire , coloro che hanno bisogno di essere coinvolti e non emarginati secondo noi non hanno bisogno di lavorare gratis, semmai avrebbero prima di tutto bisogno di un lavoro vero o in caso lo abbian perso, di un reddito di cittadinanza tra l’altro presente in tutti i paesi d’Europa tranne che in Grecia e in Italia
Vogliamo coinvolgere alcuni che ne avrebbero bisogno in attività di pubblica utilità unendo sia l’aspetto sociale che quello amministrativo?
Bene! Siamo d’accordo!
Poi però a fine mese queste persone vanno pagate in valuta corrente , non con un pacca sulla spalla e un ” bravo sei dei nostri”.
Per il M5S Cortona questa iniziativa in questa forma è inaccettabile.
Il reddito di cittadinanza promosso dal M5S permetterebbe anche in questi contesti, dall’EXPO’ al piccolo Comune Italiano, una veritiera e opportuna scelta dignitosa.
Buon Primo Maggio a tutti i lavoratori.
M5S Cortona