Benvenuti a Castiglioni, paese “denormalizzato”. Dove la normalità non trova residenza. Dopo aver previsto il passato, la seduta del Consiglio comunale di questa mattina, iniziata con un’ora e mezzo di ritardo, ha vissuto un’altra surreale situazione con il sindaco derubricato che si è seduto nel pubblico, con la minoranza intera che ha abbandonato l’aula e con i bilanci consuntivi 2011 e 2012, momenti importantissimi della vita amministrativa di una città, che vengono approvati grazie ai soli voti della maggioranza che peraltro raggiunge il numero legale per il rotto della cuffia.
Ecco in sintesi la cronaca di un altro atto di quella che sta diventando ormai una farsa, per non dire una tragedia. Questa mattina, dopo 90 minuti di attesa, sullo scranno riservato al sindaco si è seduto il vicesindaco Sergio Fabianelli a causa della sospensione di Luigi Bittoni che è stato dichiarato dalla Corte d’Appello di Firenze ineleggibile e che quindi in attesa del giudizio della Cassazione non può al momento svolgere le sue funzioni. Fabianelli ha aperto i lavori mettendo ai voti il primo punto all’ordine del giorno e dichiarando “rinviato” il secondo punto, quello sul riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio. Quasi scontata la reazione della minoranza.
“Provo imbarazzo per voi” ha tuonato Domenico Nucci (“Senza partiti”), “ma non vi rendete conto del clima surreale che c’è qui dentro? Fabianelli, lei non ha dato giustificazioni del perché si trova seduto lì e del ritardo. È passato al punto 3 così senza proferir parola, se non intervenivo io lei andava diretto al punto 17!”. Fabianelli a questo punto ha risposto che “sto solo assolvendo un obbligo che mi dà la legge, non esprimo commenti politici”, al che il brusio del pubblico è andato accentuandosi. Per la cronaca, la vicenda dell’ineleggibilità di Bittoni l’ha esposta più tardi il segretario comunale Marcello Ralli alla sua ultima seduta in questo ruolo. “La legittimità dei debiti fuori bilancio è un atto che spetta agli uffici e vede coinvolto il sindaco Bittoni, rinviare la discussione su questo punto all’odg non è così normale e scontato” ha rincarato Mario Agnelli (“Patto per Castiglioni”), “ci apprestiamo ad approvare i bilanci con questi presupposti?”. Lo stesso Agnelli ha quindi paventato le dimissioni dalle Commissioni di cui fa parte. I consiglieri della lista “Cittadini uniti per il bene comune”, Filippi e Lazzeroni, hanno invece posto l’accento sulla legittimità o meno degli atti che verranno firmati da ora in poi: “Stiamo assumendo decisioni che andranno a ricadere sulla testa dei cittadini” ha detto la consigliera Lazzeroni, “che però rischiano di non essere legittime“. Filippi ha invece fatto notare, usando un paragone con il ciclismo, che “ad Armstrong sono stati tolti i sette Tour de France perché dopato, ma i titoli non sono andati al suo gregario”, e poi ha aggiunto a metà fra il serio e il faceto: “Semmai i titoli dovrebbero andare al secondo classificato”, in questo caso lui stesso.
E così, mentre in aula entra Bittoni, ecco il colpo di scena. Nucci chiede una sospensione dai lavori, la minoranza si riunisce in privato e al ritorno in aula Filippi avverte che se non verranno date spiegazioni sui motivi per i quali è stato rinviato il punto 2, tutti i consiglieri abbandoneranno la seduta anche perché, dice, “in Commissione Bilancio Bittoni ci aveva riferito che il punto 2 fosse necessario per la successiva approvazione dei bilanci”. Fabianelli risponde che “è stata una decisione voluta dall’Amministrazione, che nulla osta a mettere ai voti i consuntivi” e qui i cinque membri dell’opposizione si alzano. La sala si svuota e i rendiconti 2011 e 2012 vengono approvati con 10 voti favorevoli. Il bilancio 2012 si chiude con un disavanzo di 5.063.087,52 di euro, cioè circa 2 milioni in meno rispetto al 2010 (7,2 milioni) e 1,5 rispetto al 2011 (6,7 milioni). Nella differenza è considerato anche il famoso tesoretto da 800mila euro, mentre sono esclusi appunto i debiti fuori bilancio che a questo punto verranno spostati sul bilancio di previsione 2013. Teoricamente non cambia niente, nella pratica cambia che i creditori inseriti in quella quota di debiti vedranno posticipata la riscossione di quanto dovuto. I bilanci vengono così approvati in extremis (termine ultimo 30 aprile), e l’assessore Guido Albucci ha chiosato: “Le minoranze si sono alzate nel momento di due votazioni urgenti e fondamentali per la città. Questa è la concretezza che ci distingue”.
Gli altri punti all’odg sono scivolati via frettolosamente. Da registrare le modalità della nuova Tares, che dovrà esser pagata in tre rate con scadenza 30 maggio, 30 settembre e 31 dicembre (rispettivamente 40%, 40% e 20% del totale); l’approvazione del bando per la nuova convenzione per la gestione dell’asilo nido Peter Pan, l’approvazione della segreteria comunale associata con Foiano e il regolamento per la costruzione di pozzi (rinnovato dopo 20 anni). Cambia qualcosa anche nel regolamento generale della corsa del Palio dei Rioni: sinteticamente l’assessore Gallorini ha parlato di più poteri al Magistrato (Marcello Frappi); di destinare i proventi delle multe alla promozione del Palio stesso; dell’aumento delle misure di tutela per i cavalli (previsti ben tre prelievi ematici, di cui uno anche dopo la corsa, a sorteggio) e infine l’obbligo del corpetto per i fantini.
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