Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria senza precedenti ed in questi momenti tutte le Istituzioni devono collaborare per dare risposte alle nostre comunità. Come presidente del Consiglio comunale di Cortona ho scritto una lettera al Presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, perché si adoperi presso il Presidente Rossi e gli assessorati competenti al fine di passare, da test selettivi a seconda della classificazione del rischio, ad uno screening a tappeto degli operatori sanitari impegnati in prima linea nei nostri presidi ospedalieri e del servizio di emergenza 118, e perché si faccia portatore della richiesta di nuovo materiale per la protezione del nostro personale sanitario. In queste ore difficili sono stato interessato da molti operatori del comparto sanitario del nostro ospedale di zona Santa Margherita, affinché si possa procedere con i tamponi per chi opera presso le strutture ospedaliere e nel servizio 118. Anche se sono stati potenziati i laboratori in Toscana per l’analisi dei tamponi, permane una lentezza nell’invio delle risposte; per questo, in attesa dei risultati e nei confronti degli operatori definiti a rischio basso, si proceda con i testi sierologici annunciati da Rossi che presentano il vantaggio di essere più veloci nella risposta, anche se non hanno la stessa affidabilità dei tamponi. Seguendo lo spirito dell’ordinanza del Presidente Rossi per uno screening a tappeto nelle RSA toscane, chiedo che sia applicato lo stesso modello anche a chi opera a contatto con i pazienti, sia nelle corsie ospedaliere che nel servizio di ambulanza. Se nelle regioni del Nord d’Italia si è già raggiunto il picco della pandemia, al Centro ed al Sud siamo ancora in ritardo di qualche settimana. Ergo, è necessario anticipare l’arrivo dell’aumento dei contagi sottoponendo ad uno screening di massa chi ogni giorno rischia in prima persona. Sono a conoscenza infatti di operatori costretti a dormire nelle proprie strutture per il timore di portarsi a casa il contagio, mettendo a rischio i propri familiari: questo non è accettabile. Inoltre, se saranno individuati casi positivi, dovranno essere effettuati tamponi anche a tutti quelli che hanno lavorato o sono venuti in contatto con loro. In questo tempo difficile non esistono “rischi bassi” per gli operatori sanitari, esiste una sola tipologia di rischio: alto. Accanto al legittimo diritto di sapere se si è o meno contagiati, permane la carenza dei dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e delle ambulanze, che non può continuare ad usare lo stesso materiale più volte. Con lo stesso spirito di collaborazione istituzionale raccolgo l’appello dei consiglieri comunali di minoranza per una fattiva collaborazione durante questa emergenza, ricordando che è già stata programmata la convocazione dei capigruppo per la prossima settimana, al fine di organizzare insieme la ripresa dei lavori delle Commissioni e del Consiglio comunale. La presidenza del Consiglio comunale di Cortona è sempre aperta ad ogni contributo dei consiglieri di minoranza ai quali chiedo, attraverso i propri canali di comunicazione istituzionali e politici, di attivarsi presso i gruppi consiliari di maggioranza in Consiglio regionale per supportare il mio appello affinché venga data risposta alle richieste del comparto sanitario del nostro territorio.
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