Politica

Berti: “Un credito dimenticato ‘in sosta’ da anni”

Nel 2016, nel contesto dello studio relativo al progetto di reinternalizzazione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento da parte dell’Amministrazione Comunale (per la quale si è rimborsato alla Società mandataria 120.000 euro), verificando gli atti tra la Società ed il Comune, accertai che non era stata mai richiesta la TARI (Tassa sui rifiuti) per le superfici concesse e destinate all’attività di parcheggio auto.

Da una sommaria stima, tenendo conto delle misure minime previste dal CdS  per i circa 300 posti auto (oltre 3.000 mq dati in concessione), calcolai che l’Amministrazione Comunale potesse essere creditrice, per i 4 anni e mezzo precedenti, di circa 19.000 euro.

Per questo il 27/06/2016 presentai interrogazione alla quale mi si rispose che sarebbe stata avviata una “approfondita istruttoria” per verificare l’assoggettabilità dell’area alla TARI con una serie di disquisizioni e considerazioni di varia natura che mi lasciarono fortemente perplesso sulla volontà, dell’Amministrazione Comunale, di volerne esigere il credito .

Attento a che non si prescrivessero i termini per l’esigibilità, dopo due ulteriori interventi verso l’Amministrazione del 12 e 18 dicembre 2018 quest’ultima , “al termine dell’accurata istruttoria” avviata nel 2016 e al terzo intervento dello scrivente, il 22 dicembre 2018 ha emesso gli atti volti alla richiesta della Tassa per l’importo suddetto. Non concordo nella contestazione delle ipotetiche violazioni, non tanto perché la questione doveva essere già chiarita dal 2016 ma perché l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto e dovuto essere chiara sulla questione già nel bando di gara del 2010 nonché nel contratto del 2011.

 Ora mi auguro che l’entroito vada ad abbattere la bolletta del servizio ai cittadini e con uno scoraggiante senso di delusione non posso fare a meno di valutare come sarebbe andate se non avessi controllato ed insistito. Invece con un po’ di polemica evidenzio come nell’ultima risposta dell’Amministrazione, pur di non dare pubblicamente ragione allo scrivente (forse perché vicine le elezioni) si accenni a ragioni di riservatezza (ma qui contesto l’operato, anzi l’inerzia dell’Amministrazione) e invece nel 2016 quando l’Amministrazione metteva in discussione la tesi dello scrivente, si pubblicava chiaramente con disquisizioni -come dimostrato- poco attendibili e teorie di non esigibilità della tassa.

Mi sarei accontentato di un grazie al quale avrei risposto: “dovere” .

Concludo sperando che si sia trattato di un caso isolato.

Per correttezza, trasparenza e le considerazioni che vorrete trarne, gli atti sono consultabili ai sottonotati link:

Continuo ad affermare che è ora di cambiare.

Fabio Berti – Consigliere Comunale – Gruppo Consiliare Futuro per Cortona

Ufficio Stampa

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