Politica

Bernardini (PD): “Bene l’alta velocità a Terontola, ora però non perdiamola”

Non accogliere con favore la notizia della fermata dell’alta velocità a Terontola sarebbe da consigliere di minoranza irresponsabile, ma nello stesso tempo fare a gara per mettere il cappello su un’operazione iniziata diversi anni prima con una interlocuzione serrata tra i vari attori, risulta altrettanto stucchevole e poco istituzionale.

Leggere per giorni continui post di amministratori smaniosi di rivalsa e rivincita per quanto da loro stesso creato è veramente incredibile: È bene ricordare che fu questa maggioranza ed amministrazione, insieme alla Regione Umbria, senza che nessuno gli chiedesse nulla, ad annunciare a Maggio 2020 il passaggio del Frecciarossa a Giugno con tanto di giorno ed orario precisi, treno mai fermato e figuraccia che ha pesato per mesi sull’immagine di Cortona.

I parametri oggi sono cambiati anche a causa della pandemia, insieme ai vertici di Trenitalia è cambiata anche la maggioranza in Umbria che rispetto alla precedente, ha voluto fortemente impegnarsi su questo fronte ed alla quale va reso atto del merito dell’operazione.

Allo stesso tempo sul nostro territorio l’unico soggetto da ringraziare è il Comitato per la stazione di Terontola che ha sempre creduto nel progetto e dato energia alle varie Amministrazioni che si sono succedute.

Tutto bene quindi ? Continuiamo a glorificarsi per settimane? Io ritengo che le stesse persone che si stanno auto incensando, che citano il passato quando devono dare la colpa delle loro mancanze e lo dimenticano quando si raggiunge un risultato, dovrebbero da subito seguire le indicazioni della Regione Umbria che afferma testualmente “C’è una condizione: quella che il numero dei passeggeri che usufruiranno del frecciarossa a Terontola sia tale da giustificare quella fermata” e quindi facendo di tutto per non rischiare di perderlo!!

È necessario intervenire da subito, e lo può fare solo chi può riuscire a destinare numeri importanti verso Terontola, cioè le amministrazioni comunali di zona e in particolare modo quella di Cortona.

È indispensabile ora più di prima una politica turistica forte, innovativa che sappia unire più che dividere, non campata per aria o tirata fuori dal cilindro a caso, senza progettualità.

Una risposta in verità in questi 18 mesi è stata data, il brand “we are cortona” che rappresenta l’esatto contrario della concezione di unire ed aprirsi, il brand invia un messaggio preciso, noi siamo noi e voi non siete nessuno, chiudendoci ancora di più dentro le nostre mura.

Dobbiamo cambiare passo e vedere l’emergenza Covid come un’opportunità di cambiamento e di valorizzazione del nostro territorio!!!

Come dice il proverbio “i treni passano una volta sola”, non vorrei che tra qualche mese qualcuno dovesse pentirsi per non avere sfruttato l’occasione che ci è stata concessa, a causa di nostre imperdonabili incapacità di programmazione e prospettiva, proiettando per l’ennesima volta Cortona in maniera negativa sul panorama regionale.

Ufficio Stampa

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