di Fabio Comanducci
Con Provvedimento Dirigenziale n. n° 92 / 2021, sono stati stanziati euro 6.402,56 per la stampa di mappe della montagna cortonese, in ottemperanza del piano per il rilancio del turismo deliberato dalla giunta del Comune di Cortona il 14/05/2020. Già nel giugno 2020 erano stati assegnati altri 1.500 euro circa per la predisposizione delle mappe. È convinzione della amministrazione che tali spese generino un ritorno importante per la comunità. Si legge nel suddetto provvedimento che saranno prodotti in tutto 21.000, mappe con 7 personalizzazioni (non specificato se per lingua e/o per percorsi) per una quantità totale a personalizzazione di 3.000 pezzi. Per la precisione il prodotto sarà rappresentato da un formato aperto cm 85×60 – formato chiuso cm 12×20: sembrerebbe un solo foglio con due facciate. In tutto, questa operazione, sembra sia costata circa 7.900 euro. Alcune riflessioni sorgono spontanee. Ma nell’era del digitale, delle App, dei telefonini multifunzione, della interconnessione totale, non sarebbe stato meglio investire in un prodotto “virtuale”, molto più flessibile nella costruzione e variazioni e agevole nella consultazione? In quante lingue è proposta la mappa del singolo percorso? Come siamo riusciti a condensare in un foglio tutte le informazioni necessarie non solo per guidare nel percorso il viaggiatore, ma anche illustrare le bellezze storiche, artistiche e naturali del percorso, per farlo sognare e accoglierlo in un mondo fantastico. È vero che nella montagna cortonese il segnale non è dei migliori, anzi! Ma viviamo in un’epoca in cui essere “connessi” è fondamentale e su quello le amministrazioni comunali dovrebbero investire, non in mappe che ricordano l’infanzia e le cacce al tesoro. Se si pensa di risollevare le sorti del turismo a Cortona con delle mappe variamente colorate, ho paura che ci si illuda … e molto. In considerazione inoltre che il comune di Cortona partecipa al bando “CAMMINI DI FRANCESCO – per la concessione ai comuni di contributi a sostegno degli investimenti per l’infrastrutturazione dei “cammini della Toscana” di cui al progetto interregionale “In.Itinere” approvato con la DGR 491/2016, mi auguro che ci sia coerenza tra le mappe e i percorsi che verranno segnalati a seguito dell’attuazione di questa egregia iniziativa e di cui il capo fila è il comune di Chiusi della Verna.
Altre domande però sorgono spontanee. Per esempio dove è finita l’implementazione del virtual tour e streaming culturale, come è stata sviluppata la campagna di comunicazione sul progetto di città sicura, su quali social, tv e network italiani è passata tale comunicazione, è stato concluso o e ancora in fase di gestazione il nuovo sito internet, più performante e fruibile? Quali sono le azioni concrete che l’amministrazione vuole porre in essere che siano in linea con le moderne tecniche di marketing territoriale e turistico per riconquistare fette di mercato del turismo che il Covid ha spazzato via? Quali sono le azioni in rete che nelle stanze del palazzo comunale si stanno tessendo per operare in comunione, con tutti i benefici che tale sinergia comporta, con altri comuni e realtà, dimenticando per un attimo “We are Cortona” per un più prosaico motto “Siamo tutti nella stessa barca”.
Tutti ricordano i 26.000 euro spesi per i mini spot su Cortona. Se andiamo a vedere su You Tube, i filmati sono stati visti da poche centinaia di persone, tranne un paio che superano il migliaio.
La cosa più allarmante però è il silenzio che circonda questo problema. Le parti direttamente coinvolte non contestano, almeno apertamente, non chiedono, non si informano, non suggeriscono o si alleano in comitati per sostenere una linea comune.
Pazienza … chi vivrà vedrà!!!