Dopo aver assistito al dibattito di questi giorni sulla sanità in Valdichiana, come M5S vogliamo esprimere la nostra visione sull’argomento e su quanto già detto dagli altri soggetti in campo.
Il M5S condivide le perplessità e le richieste che i sindacati hanno avanzato in sede di contrattazione sociale, anche noi, infatti, abbiamo sempre sollevato la questione della sorte dell’ospedale della Fratta, una struttura che dopo pochi anni dalla sua inaugurazione e 5 milioni di Euro di costo (economico se si pone a confronto dei 357 mila euro della biglietteria del parco archeologico del Sodo), rischia di rimanere una scatola vuota.
Nonostante le acrobazie retoriche dei vari esponenti della ASL, oggi, l’ospedale è sempre più svuotato dei servizi essenziali alla cittadinanza e poco importa se parte della PMA (procreazione medicalmente assistita) ha preso pianta stabile presso il nosocomio della Fratta, dato che per il territorio i servizi essenziali sono altri.
Punto centrale della questione, secondo noi, è il pronto soccorso.
Il pronto soccorso della Fratta è oramai un pronto soccorso più politico che effettivo, infatti viene mantenuta la definizione senza però che al suo interno vi siano effettivamente gli strumenti e le risorse per essere definito tale.
Può essere definito un pronto soccorso se internamente non gestisce codici rossi?
Può essere definito un pronto soccorso se dopo le 8 di sera non è più possibile fare una radiografia o altri esami strumentali?
Può essere definito un pronto soccorso se non vi sono presenti H24 tutte le figure medico-sanitarie necessarie?
Senza chirurgia d’urgenza è un pronto soccorso?
Secondo il M5S la risposta a questi quesiti è NO.
A fronte del depotenziamento totale del nosocomio della Fratta, il PD e la nostra amministrazione promuovono la Casa della Salute come una grande conquista per il territorio anche se, ovviamente, con i servizi offerti all’interno dell’ospedale non ha nulla a che vedere.
La Casa della Salute di Camucia, inoltre, ad oggi è semplicemente un unione di più studi medici, prima dislocati sul territorio, senza contenuti aggiuntivi.
Se non verranno effettuati investimenti seri e mirati per fornire la struttura di strumenti adeguati a poter offrire effettivi servizi ai cittadini ( pensiamo ad esempio TAC o simili), la casa della salute sarà semplicemente una grande operazione di maquillage finalizzata a coprire il taglio dei servizi sanitari sul territorio.
Riteniamo che invece di fare la Casa della Salute sarebbe stato meglio investire per far funzionare l’ospedale.
Grazie anche al nostro impegno costante ed alle nostre segnalazioni in merito, l’ ASL ha disposto il potenziamento della Casa della Salute di Camucia con un nuovo operatore e interventi per risolvere problemi di privacy sia per il CUP che per l’ufficio comunale ubicato al suo interno, come appreso da una nota della stessa ASL.
Riteniamo che questi interventi non siano sufficienti né per i servizi sanitari né per i servizi comunali resi all’interno della struttura.
“Il nostro obiettivo è quello di mantenere e in alcuni casi riportare servizi sanitari efficienti nel territorio della Valdichiana” – afferma Matteo Scorcucchi, nostro portavoce in consiglio Comunale – “ riteniamo che l’amministrazione Basanieri non si sia impegnata abbastanza per difendere la struttura ospedaliera della Fratta dal disarmo ma, anzi, si sia passivamente adeguata a quanto deciso ai piani superiori del Partito.
Pensiamo che un Pronto Soccorso efficiente ed attrezzato non possa mancare nella Valdichiana aretina e quindi continueremo a fare tutto quanto in nostro potere per rimettere in discussione le scelte improvvide fin qui adottate” – conclude.
M5S Cortona