Caro Direttore,
scrivo queste poche righe indirizzandole alla dirigenza PD, locale (so che il suo sito è molto letto specie da tanti politici perchè è uno dei pochissimi che va oltre il copiaincolla dei comunicati stampa di questo o quel comune e/o partito) che più in generale nazionale. Vengo dalla sinistra, per anni ho votato partiti di sinistra (anche i DS) ma ultimamente, dopo il tracollo del governo Prodi, ho scelto di non andare a votare, posizionandomi fuori dalla politica e vicino a Beppe Grillo e al suo movimento di cui non faccio parte attiva ma sono un sostenitore, per quanto silenzioso.
Ora è bene specificare che sono conscio dei limiti di questo movimento, delle mancanze, delle derive demagogiche come pure sono conscio che tornerei tanto volentieri a votare a sinistra. Non sono certo fra quelli che si sono dispiaciuti dei successi elettorali a Milano, Napoli e nella nostra provincia, ma tollero male chi anche a sinistra ci dà (sommessamente) dei deficienti, dei qualunquisti ecc ecc.
Ma cosa vorrei dalla sinistra per tornare a votarla e considerarla di nuovo credibile? Provo a sintetizzare alcuni punti, sperando di essere letto e di avere anche qualche risposta.
1) Smettere di considerare l’elettorato non di sinistra, i “grillini” e tutti gli altri un fenomeno qualquistico, ma intavolarci un dialogo cercando di capire i motivi che spingono tanta gente ad allontanarsi
2) Una chiara politica in materia fiscale. La politica del 20-20-20, dell’equità, della tassazione su chi fa speculazione, della difesa dei redditi più bassi, ma anche del premio per chi fa impresa in modo moderno e onesto.
3) Un chiaro impegno programmatico per la riduzione dei costi della politica. Si faccia qualcosa di concreto contro la “casta”. Si riduca il numero dei parlamentari, si tolgano i privilegi, si taglino gli enti inutili, si riporti la politica ad un ambito dominato dal rigore, dal rispetto assoluto delle istituzioni.
4) L’impegno forte e reale in materia di ambiente. Non più le chiacchiere, ma i fatti su energia e rifiuti, con occhio e metodi veramente moderni.
5) La fine della gestione clientelare, anche dei servizi pubblici. Basta con le società partecipate trasformate in parcheggio di politici riciclati, basta con le lotte intestine per l’ingresso nei CDA che invece di ridursi per “razionalizzazione” si moltiplicano, basta con le spartizioni politiche delle poltrone da cui la sinistra non è immune, basta con l’interesse privato che, spalleggiato dalla politica, fa soldi con i beni pubblici.
La ringrazio dello spazio e la saluto
Un “Grillino” che tornerebbe volentieri a votare a sinistra
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Bravo/a! Condivido in pieno tutto tranne l'assenza del nome e cognome in fondo alla lettera
Riporto un articolo uscito oggi sul quotidiano L'Unità che condivido pienamente:
In Italia, checché se ne dica, si può scherzare su tutti: su Berlusconi, sul PD, sulla Lega, su Fini, su Casini, sui Responsabili, sui Radicali e pure sul papa. Di solito incassano senza fare grandi storie, e male che ti vada ti dicono che lo scherzo non fa ridere, o che è roba già sentita, oppure, nel caso del papa, che sei un miscredente senza rimedio. Se scherzi su Grillo, però, le cose si mettono diversamente.
Se scherzi su Grillo la prima cosa che i suoi sostenitori ti sbattono in faccia è che Grillo è un comico, mica un politico, e allora perché non scherzi pure su Teo Teocoli, su Checco Zalone e su Claudio Bisio? Perché sei in malafede, naturalmente. Perché sei in malafede, proseguono i fan, un pennivendolo pagato da De Benedetti, o da Berlusconi, o da Confindustria, o dall'Unità, o dalle multinazionali, o da Vendola, o dal PD -oppure, chissà, da tutti quanti messi assieme- per contribuire alla distruzione del Movimento 5 Stelle: il quale, precisano, è una cosa ben diversa da Beppe Grillo, e tu sei in malafede pure perché fai finta di non saperlo.
Poco importa, naturalmente, che simili levate di scudi contengano due paradossi, piazzati in modo nemmeno troppo insidioso l'uno dentro l'altro. Poco importa che sia sufficiente leggere il cosiddetto "non-statuto" del Movimento 5 Stelle per accertarsi che Beppe Grillo, quello che sarebbe solo un comico, è l'unico proprietario del simbolo elettorale, cosa che a meno di clamorose rivelazioni non può dirsi di Teocoli, di Bisio e nemmeno di Zalone.
Poco importa pure che Grillo, il comico titolare del simbolo, abbia l'abitudine di prendere in giro tutti, nessuno escluso, spesso e volentieri attaccandoli su elementi che a parere di molti sarebbe bene lasciare fuori dalla satira, come l'altezza o il semplice fatto che sono in là con gli anni; e che dai sostenitori di uno che si comporta così sarebbe lecito aspettarsi, come dire, una certa pacata tolleranza verso quelli che a loro volta canzonano un po' lui.
Invece no. Su Grillo non si scherza, punto. E chi lo fa è un prezzolato. Un tantino severi per essere i fan di uno che è solo comico, o sbaglio?
Sono un sostenitore del movimento5stelle e vedo oggi in tutti i telegiornali Bersani che si batte contro il nucleare e per l'acqua pubblica. Chi parlava di nucleare come opzione da non scartare a prescindere?In molte città governate dal Pd l'acqua è stata privatizzata e lo stesso Vendola in Puglia mantiene ancora l'acqua in mano ai privati.
Queste sono cose che dimostrano come i lPd sia come la destra. Predica (a volte)bene ma razzola sempre Male!
Le tematiche di buon senso elencate dal sig. x sono condivisibili, più o meno si ritrovano nei documenti programmatici di ogni candidato, sono buone per la dx e per la Sx, ecco perchè da taluni sono indicate qualunquiste.
Non sò in quale comune abita il sig. x ma tra due anni ci sono le elezioni comunali nei comuni che non le hanno fatte ora, non perda tempo con i movimenti, si impegni concretamente in un partito vero dove per mezzo di questo potrebbe mettere in pratica i buoni propositi elencati in apertura.