Un Comune può limitare case-vacanza e affitti brevi. Lo dice la Corte di Giustizia Europea

Il 23 Settembre, mentre nel nostro paese infuriavano le polemiche post-voto, a Parigi la Corte di Giustizia Europea ha emesso un’importante sentenza che avvalora un tema che ho spesso sostenuto: lo spopolamento dei nostri Centri Storici è dovuto anche all’ingombrante presenza di Airbnb.

Nella sentenza, emessa a seguito del ricorso presentato dal Comune di Parigi, la Corte afferma che è legittima una norma nazionale che permette ai comuni di decidere quali e quanti devono essere gli appartamenti da destinare agli affitti brevi.

Ecco la spinta che mancava per convincere anche il governo italiano ad emettere un simile provvedimento. D’altra parte il ministro Franceschini si era già espresso più volte a favore e mi auguro a questo punto che il nostro parlamento deliberare in merito.

La sentenza di Parigi è in ogni caso uno spartiacque: “la lotta contro la scarsità di alloggi destinati alla locazione di lunga durata costituisce un motivo imperativo di interesse generale che giustifica una siffatta normativa; i Comuni devono garantire il mantenimento dell’equilibrio finanziario del sistema di sicurezza sociale, la tutela dei consumatori, ma anche la tutela dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano, fino alla conservazione del patrimonio nazionale storico ed artistico, gli obbiettivi di politica sociale e di politica culturale. Tutto ciò che ruota intorno alla identità di una città, in cui il centro, deve mantenere i propri residenti”.

La battaglia partita da una schiera di comuni Europei: Parigi, Firenze, Barcellona, Cracovia e molti altri oggi finalmente ha trovato una positiva soluzione.

Ora, prima il parlamento europeo poi i parlamenti nazionali devono deliberare analoghi provvedimenti e nel frattempo i comuni, ed invito anche i nostri della Valdichiana a farlo, dovranno realizzare tutti quei servizi (parcheggi, rete internet, spazi per la socializzazione ecc.) necessari a rendere appetibili, soprattutto alle nuove generazioni, i nostri bellissimi ed unici centri storici. Beneficiando, magari, dei finanziamenti economici che la Comunità Europea ci mette a disposizione.

Servono solo buoni progetti da realizzare!